#SalviniDimettiti vs #SalviniNonMollare, la guerra social a colpi di hashtag divide l'Italia
di Simone Pierini
Salvini accolto al Quirinale da un corazziere di colore
Diciotti, il tribunale dei ministri di Catania vuole procedere contro Salvini
Il tribunale dei ministri ha chiesto al Senato l'autorizzazione a procedere nei confronti del titolare del Viminale, sconfessando il procuratore Carmelo Zuccaro che invece aveva chiesto l'archiviazione. «Ci riprovano ma io non cambio posizione, la politica dell'immigrazione non la fanno i tribunali, i giudici se ne facciano una ragione» ha replicato il ministro nel corso di una diretta sulla sua pagina Facebook che ha anche incassato la solidarietà della leader dell'estrema destra francese Marine Le Pen che ha definito una «vergogna quei giudici politicizzati che lo perseguono e vogliono impedirgli di mettere fine all'invasione migratoria».
Il web si è quindi diviso, chi a sostegno e chi contrario a questa decisione. Il vicepremier ha mostrato il petto e con orgoglio ha ringraziato chi ha scelto di affiancarlo. «Oggi mi avete riempito di #SalviniNonMollare, grazie! Tranquilli, io non mollerò mai. Sempre con un obiettivo: fare gli interessi degli italiani. Se voi ci siete, Io ci sono!». Ha scritto in un tweet. Effettivamente i numeri sembrano dargli ragione al momento. «Io non cambio di un centimetro la mia posizione - promette ai suoi followers - E chiedo agli italiani se debba continuare a fare il ministro oppure se dobbiamo demandare a questo o a quel tribunale le politiche dell'immigrazione. Le politiche dell' immigrazione le decide il governo. Rispetto i giudici e il tribunale di Catania, però arriviamo ad un chiarimento».
Una vittoria quella social che tuttavia il vicepremier sostiene non sia limitata solo al mondo della rete: «Non solo sui social con i tweet #SalviniNonMollare (grazie ancora), anche in giro per strada sappiate che sento tutto il vostro sostegno, Amici».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 25 Gennaio 2019, 11:50
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