Bonafede, esposto dei penalisti: video su Battisti rivela identità poliziotto

Video
Dalla polemica si passa ai fatti: la Camera Penale di Roma è pronta a presentare un esposto sul video pubblicato sul profilo Facebook del ministro della giustizia, Alfonso Bonafede, in cui si riprendono le varie fasi dell'arrivo di Cesare Battisti in Italia, comprese le procedure di fotosegnalamento effettuate negli uffici della Questura della Capitale e quelle relative alle impronte digitali. 



C'è un problema di rispetto del detenuto ma anche di tutela degli agenti. «Questo - commenta Matteo Renzi - è il nostro ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. Vuole emulare Salvini e posa con la divisa della penitenziaria: ha la faccia soddisfatta come un fratellino piccolo cui hanno regalato lo stesso giocattolo del più grande. Nel frattempo lo show mediatico su Battisti avrebbe messo a rischio l'identità di agenti delle nostre forze di polizia». Nel video c'è infatti un agente che si copre il volto. Il video 'incriminatò continua, del resto, a suscitare polemiche. Sul caso hanno preso posizione sia il vice presidente del Csm, David Ermini, sebbene parlando a titolo personale, sia il Garante nazionale dei detenuti, Mauro Palma. «Io non l'avrei fatto», ha commentato Ermini. E i componenti togati di Area al Csm hanno fatto sentire la loro voce in un comunicato in cui affermano che quanto accaduto all'aeroporto di Ciampino con l'arrivo di Battisti, a partire dall'esibizione pubblica del detenuto fino alla scelta di «farne addirittura un video», «esprime tristemente un'idea primitiva di 'giustizià, indifferente al rispetto della dignità umana». «Una Repubblica forte applica le leggi e rispetta le regole e le procedure anche davanti al più orribile criminale. E non ha bisogno di spettacolarizzazione», sottolinea il segretario del Silp-Cgil Daniele Tissone. Quanto al momento del video in cui si vede un agente di Polizia che si copre il volto, secondo Tissone «è necessario attenersi sempre al massimo rispetto e alla riservatezza indispensabili per chi svolge un lavoro difficile e delicato come quello delle forze di polizia».

Critiche sono arrivate anche da diversi esponenti politici, specialmente dal Pd. La vicepresidente del Senato Anna Rossomando ha depositato un'interrogazione in cui si chiede se gli stessi agenti penitenziari ripresi nel video non siano ora «esposti a rischi per la loro sicurezza e incolumità».Roberto Speranza, coordinatore di Mdp, invita Bonafede a dimettersi. Il Garante Palma ricorda che le norme, nel rispetto della Costituzione, prevedono che si adottino «le opportune cautele per proteggere dalla curiosità del pubblico e da ogni specie di pubblicità». E confida che «si provvederà a rimuovere» il video, pubblicato anche «sulla rivista online ministeriale». Palma mette in guardia rispetto a «frasi e immagini che puntano ad acquisire consenso attraverso un linguaggio estraneo a quello della Costituzione e finiscono per consolidare una cultura di disgregazione sociale e di tensione». Tra le frasi ne cita una, «marcire in galera», cara al ministro Salvini. Tanto cara che l'ha ripetuta anche oggi proprio a Oristano che ospita il carcere in cui è rinchiuso, Cesare Battisti.

«Dopo aver bevuto champagne a Rio de Janeiro - ha detto il leader della Lega - un terrorista come Battisti si trova in galera, dove deve marcire».
Un appello a garantire il rispetto della persona è arrivato anche dal Vaticano. «In Italia abbiamo una cultura giuridica di primo grado, non possiamo risvegliare nella gente certi istinti forcaioli», ha detto il Prefetto della Congregazione delle cause dei santi, il cardinale Angelo Becciu. «Chi sbaglia - ha aggiunto - merita la condanna, la deve espiare ma come persona merita rispetto». Becciu ha aggiunto di aver «sofferto» quando ha visto le immagini del rientro di Battisti.

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 16 Gennaio 2019, 22:54
© RIPRODUZIONE RISERVATA