Lazio, Lukaku e Bastos, che ritorni. E Neto è un turbo. Come farà Tare a sfoltire?

Lazio, Lukaku e Bastos, che ritorni. E Neto è un turbo. Come farà Tare a sfoltire?

di Marco Lobasso
La voce di Lucio Battisti e le sue canzoni alla fine della partita rendono tutto più surreale. All’Olimpico i cori anti-semiti di pochi pseudo-tifosi, contro la Roma e contro le forze dell’Ordine, avvelenano un pomeriggio freddo di gennaio e rovinano la bella vittoria della Lazio contro il Novara negli ottavi di Coppa Italia (4-1), che lancia i biancocelesti nei quarti di Coppa Italia. E quei cori beceri fanno ancora più rabbia sapendo che oggi Lazio-Novara era anche la festa di Silvio Piola, l’indimenticato bomber che vestì le casacche delle due squadre, uno dei più grandi di sempre.
Pseudo tifosi a parte, la Lazio del primo tempo è proprio una bella Lazio.  Quattro reti, gioco, divertimento e condizione per niente a terra, dopo i giorni del post-feste. E soprattutto il morale che va su quando Milinkovic-Savic, il fantasma laziale in autunno, firma un altro gol spettacolare su punizione che chiude il match sul 4-0. Prima la doppietta di Immobile e la rete di Luis Alberto sullo 0-0 dicono che la Lazio con i suoi top player è squadra tornata forte, fortissima, sia pure contro una formazione di serie C. In fondo, sono proprio queste partite contro squadre sulla carta molto più deboli che possono creare problemi e la formazione di Inzaghi in passato ha subito questa regola. Oggi invece è andato tutto liscio; del resto come potrebbe non andare quando Luis Alberto, Immobile e Milinkovic giocano al meglio. Il secondo tempo non conta (e il rigore al Novara è un errore gigante), anche perché Inzaghi ha voluto preservare un po’ i giocatori, rallentando i ritmi e pensando al campionato che torna già la prossima settimana.
Colpiscono le belle prestazioni di quei giocatori che in questa prima parte di stagione sono stati messi da parte dallo stesso Inzaghi. Bastos, per esempio, e Lukaku, protagonisti in alcuni dei gol biancocelesti e volitivi, come non ti aspetti da chi è in lista di sbarco in questo mese di mercato invernale. E anche Durmisi quando entra fa bene, gol letteralmente mangiato a parte. Buon per Tare che chiunque vorrà cedere tra questi tre rincalzi, potrà puntare a valutazioni economiche più ottimistiche, viste le ultime prestazioni. Discorso a parte bisogna fare per il giovanissimo Neto. Il diciottenne talento portoghese strappa applausi con un paio di accelerazioni da campione. Magari la Lazio potrebbe impegnarsi davvero nel riscattare il lusitano e tenerlo in prima squadra. Chissà che ne pensa Simone Inzaghi, che ieri ha confermato che la rosa sarà sfoltita. Ventisei giocatori di movimento sono troppi, ma se non arriva qualcuno di importante e risolutivo (vedi Zappacosta sulla fascia) che senso a sfoltire per sfoltire...
Ultimo aggiornamento: Sabato 12 Gennaio 2019, 18:24

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