Sankt Moritz, non solo vip: la parola chiave è snowsafari

Sankt Moritz, non solo vip: la parola chiave è snowsafari

di Stefano Ardito
Quest’anno la parola-chiave è snowsafari. Si sale in funivia ai 3303 metri del Piz Corvatsch, ci si tuffa sulla ripida pista dell’Hahnensee, si scende fino a Sankt Moritz e al suo lago, e si risale nel comprensorio del Corviglia. Si prosegue seguendo una pista dopo l’altra, compresa la Olympia he ha ospitato i Giochi del 1923 e del 1948. Alla fine si scende nel bosco a Celerina. Poi il treno a cremagliera del Bernina, e la funivia del Diavolezza, regalano un’ultima, entusiasmante discesa di fronte a vette e ghiacciai.
 
 

Per chi ama lo snowsafari, cioè i lunghi caroselli sulla neve, l’alta Engadina offre dei servizi dedicati. Una parte dei maestri di sci, invece di insegnare la tecnica, si incarica di indicare la pista giusta ai clienti, e di accompagnarli sci ai piedi. Quello di Sankt Moritz, d’altronde, non è un comprensorio invernale come gli altri.

E’ stato un albergatore di qui, Johannes Badrutt, a inventare un secolo e mezzo fa il turismo alpino invernale. In centro, tra un hotel cinque stelle e il successivo, si passano in rassegna le vetrine di tutti i marchi del lusso. L’elenco degli ospiti famosi di St. Moritz include Alfred Hitchcock, Ernest Hemingway, lo Scià di Persia, piloti di Formula Uno e tennisti, imprenditori e regnanti. A febbraio, i vip si danno appuntamento sul lago ghiacciato per seguire le corse di cavalli del White Turf.

Le luci del gossip, però, sono solo una parte del quadro. Se si lascia Sankt Moritz per Pontresina, Silvalpana o la tranquillissima Zuoz, si scopre un comprensorio straordinario per lo sport. Accanto alle piste da discesa (350 chilometri in tutto) del Corvatsch, del Corviglia, del Diavolezza e di Celerina, l’alta Engadina propone ai suoi visitatori invernali 150 chilometri di sentieri invernali battuti e 200 chilometri di piste da fondo.

La seconda domenica di marzo, l’Engadin Skimarathon porta qui oltre 12.000 appassionati. Treni e bus, frequentissimi, consentono di spostarsi senza l’auto. Con la funicolare del Muottas Muragl si raggiunge il Sentiero dei Filosofi, una passeggiata sulla neve ispirata a villeggianti illustri come Friedrich Nietzsche e Thomas Mann. Una passeggiata un po’ più impegnativa, con le ciaspole, porta al ghiacciaio del Morteratsch, ai piedi dei 4000 metri del Piz Bernina.

Nel Museo Segantini di Sankt Moritz sono esposti il Mezzogiorno nelle Alpi e altri quadri famosi. Chi arriva in alta Engadina dall’Italia può passare per Milano, Chiavenna e il Maloja, oppure per la Valtellina e il Passo del Bernina. In alternativa, raggiunta Tirano con Trenitalia, si prosegue con i celebri treni rossi della Ferrovia Retica.

Informazioni anche in italiano su www.myswitzerland.com e su www.engadin.stmoritz.ch.

Ultimo aggiornamento: Venerdì 28 Dicembre 2018, 17:54
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