Molinari re, Tortu un lampo. E male la Ferrari

Molinari re, Tortu un lampo. E male la Ferrari

di Marco Lobasso
FRANCESCO MOLINARI 10
La stella azzurra del 2018 è quella di Francesco Molinari, il torinese della porta accanto, e dal sorriso che coinvolge, che da solo sta regalando al golf d’Italia un posto importante al tavolo dei big mondiali dello sport. Ha vinto tutto: Ryder Cup, una prova di Grande Slam ed European Tour. Mai nessun italiano era riuscito ad arrivare così in alto. Tira alla grande la volata all’organizzazione italiana della Ryder Cup a Roma, nel 2022, al Marco Simone Club. Fa felice tutti, anche i vertici del Coni. Giovanni Malagò (voto 6) con la Ryder Cup e con le probabili Olimpiadi invernali del 2026 aveva vinto due volte; poi è arrivata la doccia fredda della riforma del Coni firmata dal Governo (Giancarlo Giorgetti e Simone Valente) a rovinargli l’anno.

FILIPPO TORTU 9,99
Il voto più appropriato sarebbe 10, ma ci viene naturale dargli un 9,99 che è il suo marchio di fabbrica. Filippo Tortu a 20 anni ha cancellato Mennea 39 anni dopo, portando il record italiano dei 100 metri da 10”01 a 9”99, primo italiano della storia a scendere sotto la mitica barriera e terzo bianco di sempre. Nel 2019 lo aspettiamo a una nuova pagella, ben sotto il 10.

ITALVOLLEY FEMMINILE 9
Solo la Serbia ha fermato la pazza corsa dell’Italvolley femminile ai Mondiali. Ma l’argento delle nostre ragazze è storico: non salivano sul podio da 16 anni. Il torneo iridato del Giappone ha il merito di averci fatto scoprire campionesse del calibro della Egonu, della Chirichella, della Ortolani, della Fahr e di tutte le altre. Guidate dal ct Mazzanti. Irresistibili.

SIMONA QUADARELLA 8
Simona de Roma avrebbe potuto ricevere un voto ancora più alto dell’8. La nuova Pellegrini ha vinto tre splendidi ori agli Europei (400, 800 e 1500 stile) ma l’aspettiamo nel 2019 ai Mondiali; si ripetesse, il 10 sarebbe il minimo. Super anche Miressi (100 sl), Codia (100 farfalla), Panziera (200 dorso) nuovi campioni europei (voto 8).

FEDERICA PELLEGRINI 5
Sarà anche stato un mezzo anno sabatico dopo il mondiale del 2017. Sarà che sta provando i 100 stile. Sarà tutto e il contrario di tutto, ma a noi la Divina Fede che non pesca vittorie e medaglie proprio non ci piace. Se questa sofferenza servirà a rilanciarla nel 2019 nei 200 sl, aspetteremo fiduciosi. Se non fosse così, riavvolgiamo il nastro al 2017 e non pensiamoci più.

LEWIS HAMILTON 8
Quando ha vinto a Monza, mentre Vettel andava giù, il Mondiale è girato e tutti hanno capito. Tra lui e il ferrarista è Luigino il più forte, di testa più che di macchina, visto che quest’anno la Ferrari teneva il passo della Williams. Ma è il più forte: lo dimostrano i 408 punti conquistati (record) e gli 11 gran premi vinti. E ha trasformato in vincente anche il suo compagno di squadra Bottas (voto 8).

SEBASTIAN VETTEL 3
Dopo l’ennesima stagione fallimentare ci si chiede se sia tutto vero quello che ha vinto in passato Sebastian Vettel (4 titoli mondiali). Il tedesco è stato ancora una volta distrutto dal rivale di sempre, Hamilton; la Ferrari (voto 3) ha perso su tutti i fronti contro la McLaren. Insufficiente anche l’altro ferrarista Raikkonen (voto 4) che se ne va per far posto al monegasco Leclerc. Magari cambiasse qualcosa nel 2019...

MARC MARQUEZ 7
Diciamo la verità: è antipatico come pochi. Forse perché ormai batte sistematicamente Valentino, forse per quel suo sorrisetto da Joker, forse perché vince tanto, troppo e avvicina pericolosamente i record di Rossi. Eppure Marc Marquez, al netto del suo carattere, si è confermato quest’anno con la sua Honda il miglior pilota del mondo. E quel che più preoccupa, per noi italiani s’intende, è che può vincere ancora per molti anni.
 
VALENTINO ROSSI 4
Ahi ahi, Valentino. Quel decimo titolo mondiale forse non arriverà mai. E non sarebbe grave, i suoi tifosi non ci penserebbero più di tanto, se non fosse che Rossi si accanisce ogni anno di più per vincere, per restare a quel livello stratosferico che non può più raggiungere. I suoi ultimi podi non fanno testo. Se smettesse oggi sarebbe comunque il più grande. E poi a noi rimarrebbe Dovizioso (voto 7), mica poco.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 20 Dicembre 2018, 08:00
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