Salaria, omicidio colposo: indagato il camionista dell’autocisterna

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di Camilla Mozzetti
L’avviso di garanzia gli è stato notificato ieri pomeriggio su mandato della Procura di Rieti: Gianni Casentini, l’autista dell’autocisterna esplosa nel distributore di benzina “Ip” sulla via Salaria al km 39, è indagato per omicidio colposo. Non è l’unico: nelle prossime ore l’elenco potrebbe quasi certamente aumentare. «Ho fatto tutto come sempre, ho rispettato la procedura, non capisco cosa sia accaduto» ha ripetuto l’uomo, con più di quindici anni di servizio alle spalle, agli inquirenti. La Procura reatina, blindatissima sul caso, sta portando avanti le indagini insieme al Nucleo investigativo dei carabinieri di Rieti e oggi la procuratrice Lina Cusano insieme al sostituto Lorenzo Francia terrà alle 11 nel tribunale di Largo Bachelet una conferenza per esporre le prime ricostruzioni. 
 




Oltre all’autista a rispondere dell’articolo 589 del codice penale potrebbe essere anche il gestore della pompa di benzina e forse altre persone, tra cui un dipendente dell’impianto, che nelle fasi di travaso del gpl si trovavano nell’area di servizio. Sulla scrivania della Cusano ieri mattina poco dopo le 12 i carabinieri nel Nucleo investigativo hanno depositato l’informativa preliminare. Circa 30 pagine in cui i militari dell’Arma hanno ricostruito la drammatica esplosione. Da qui l’apertura da parte dei magistrati di un fascicolo per omicidio colposo – che potrebbe arricchirsi anche con l’ipotesi di un altro reato, quello di disastro colposo – con l’iscrizione dei primi indagati. Un atto dovuto da parte della Procura a fronte di due morti, il vigile del fuoco Stefano Colasanti, 50 anni, e Andrea Maggi, il giovane 38enne trovato carbonizzato sotto un veicolo distante diverse decine di metri dal distributore a cui è stata data ieri un’identità. La famiglia del ragazzo non si dà pace e aspetta che l’ultima certezza sia data dall’esame del Dna. Dal momento dell’esplosione Andrea non si trovava più. Il fratello Marco ieri su Facebook ha scritto: «Ciao fratellone, mi manchi da morire e dire che ieri sera ti ho detto quanto ti volevo bene. È tutta colpa mia se te ne sei andato». Intanto ieri sul posto i consulenti tecnici dei vigili del fuoco e della Procura hanno condotto un sopralluogo repertando alcuni materiali e provvedendo a liberare l’area per dar seguito ad una prima bonifica con lo svuotamento dei carburanti dalle cisterne del distributore. 

 
 


LE PERIZIE
Restano da accertare le cause che hanno prima innescato l’incendio nella parte posteriore dell’autocisterna e poi fatto deflagrare l’impianto di rifornimento. Per questo sarà necessario condurre delle perizie tecniche – alcune irripetibili –, mentre sempre i magistrati hanno disposto le autopsie sui corpi delle due vittime che saranno condotte nei prossimi giorni per poter dar poi seguito ai funerali. Un’esplosione devastante quella sulla Salaria che alla fine oltre ai due uomini deceduti, ha portato al ferimento di altre 23 persone, di cui 16 ancora ricoverate negli ospedali di Rieti e Roma con ustioni tra il 35 e il 50% del corpo. Le ipotesi al vaglio degli inquirenti per spiegare il motivo della deflagrazione sono molte e ci vorrà del tempo per risalire alla causa primaria. Quel che è certo, finora, come ripetuto anche dal capo dei vigili del fuoco, Fabio Dattilo, è che «Qualcosa è andato storto nel riempimento del serbatoio fisso dall’autocisterna». In quel momento, a travaso concluso, come ha poi detto lo stesso autista si è alzata la classica “nebbiola” prodotta da una fuoriuscita anomala di gas ma gli inquirenti dovranno accertare se la perdita sia partita dal mezzo oppure dal distributore o se qualcuno nelle fasi di travaso si sia distratto o abbia accidentalmente omesso qualche passaggio. Compiere dunque delle perizie articola sul mezzo, sull’impianto e sull’area che al momento resta sotto sequestro mentre il tratto di Salaria è ancora chiuso al traffico. Per facilitare il transito degli automobilisti è stato creato un percorso alternativo lungo la Farense e Montelibretti. 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 7 Dicembre 2018, 10:40
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