Sul fronte dei vincitori, Gian Piero Gasperini può gongolare: «Abbiamo fatto una gran partita, le occasioni da gol sono state tante sulle ali di una prestazione con grande slancio e coraggio», esordisce l'allenatore dei bergamaschi: «Abbiamo vinto con le armi del nostro avversario, l'intensità, il gioco e la qualità.
Adesso sappiamo quanto possiamo essere competitivi contro una big, poche settimane fa invece si trattava solo di risollevarci in classifica. Ma siccome è corta non ci poniamo obiettivi». Gasperini ha tremato soltanto dopo 2 minuti del secondo tempo: «Sul rigore contro mi aspettavo il peggio, perché se non chiudi le partite un episodio può essere fatale. Ma la squadra ha reagito d'orgoglio nonostante la stanchezza e il campo pesante: la voglia di vincere ha potuto più di tutto». I nerazzurri di casa si sono mangiati l'ex seconda grazie alla prova maiuscola di una difesa per due terzi non titolare (mancavano Masiello e Palomino): «Sono contento per Djimsiti perché non stava giocando, è una soddisfazione grande per un allenatore vincere cambiando gli uomini: non scordiamoci che Masiello manca da un mese e mezzo e ieri Palomino ha dovuto dare forfait». Sul primo cambio con Castagne in campo e Hateboer arretrato, Gasp è netto: «Toloi ha preso una botta, per fortuna c'è la sosta. Era destino che non dovesse fare i 90 minuti, era stato recuperato in extremis». L'equilibrio dei reparti è stata la chiave del quarto successo di fila: «Stiamo crescendo con la partecipazione dei difensori, non solo su palla inattiva ma anche negli inserimenti e negli smarcamenti in area. Handanovic è stato straordinario - chiude il tecnico di casa -. Con più attaccanti in campo e Gomez dietro possiamo dare più accelerate. Gli esterni sono sempre stati importanti per il mio gioco. Ilicic è straordinario, Zapata fa il suo alla grande»
Ultimo aggiornamento: Domenica 11 Novembre 2018, 23:01
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