Maneskin: «Nuovo disco, film e tour per conquistare l'Europa»
di Ferro Cosentini
Maneskin, la recensione dell'album “Il ballo della vita”
Ecco, sono tanti i generi che esplodono in quello che narrativamente vuol essere un album-concept: si va dalla ballata cantautorale alla De André Torna a casa al funk di Fear For Nobody, dalla danza latina de L’altra dimensione al mix rock-trap di Immortale (unico featuring, con Vegas Jones), facendo slalom tra italiano e inglese. Figli dell’era web dove tutto è orizzontale, i Måneskin servono ogni stimolo su un vassoio di generi che non hanno passato, presente e futuro. Tutto accade qui e ora. «La nostra generazione è così – spiega il frontman Damiano David – Siamo quattro musicisti ognuno con un proprio background musicale, e il personaggio simbolico che emerge nei testi del disco, la musa Marlena, è una grande anima che racchiude le nostre quattro. Prendiamo generi diversi ma li leghiamo col nostro sound».
A sostegno dell’album, il progetto Il Ballo della Vita aggiunge un docu-film dal titolo This is Måneskin, backstage della realizzazione del disco: il film verrà proiettato questa sera alle ore 20.30 in alcuni cinema italiani, e dopo la visione, la band eseguirà alcuni brani dal vivo. Una replica andrà in onda in tv su SkyUno il 26 ottobre (ore 20.15). “È un momento magico della nostra vita – spiega la bassista Victoria De Angelis – Il film non vuole essere una celebrazione, siamo agli inizi sarebbe ridicolo. Raccontiamo le dinamiche all’interno della band. La nostra sicurezza? Viene dall’averci sempre creduto». E se si chiede ai Måneskin se c’è vita oltre la trap, rispondono: «Noi facciamo il nostro gioco. Certo, speriamo di ispirare altri giovani a prendere in mano uno strumento, per formare una band».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Ottobre 2018, 16:35
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