Donna muore dopo l’intervento nel Napoletano: «Colpa di un cocktail di farmaci»
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La famiglia sostiene infatti che le dimissioni sarebbero avvenute contro il loro parere. Tornata a casa, dopo qualche giorno la signora si è sentita male. Ricoverata nuovamente in clinica d'urgenza è stata spostata in tre reparti fino a spirare in Rianimazione giovedì scorso. Secondo quanto affermato dal suo medico curante, la signora sarebbe morta a causa di una intossicazione da farmaci.
La donna, infatti, assumeva da anni psicofarmaci a causa di un disturbo psichiatrico bipolare e pertanto aveva nel suo corpo notevoli quantità di litio. Tesi avvalorata dallo stesso direttore sanitario della struttura, Silvio Capizzi: «La signora - spiega al Mattino - è giunta qui da noi con una colecistite acuta. Ma l'operazione è riuscita perfettamente. Poi si è aggravata per un problema epatico, metabolico, uno scompenso epato-renale. Era una donna che assumeva litio per sindromi psichiatriche da quarant'anni. Purtroppo il litio interagisce con tanti farmaci, anche con l'anestesia».
Emerge un quadro clinico che - a detta dei familiari della signora - avrebbe richiesto un altro tipo di approccio terapeutico. Saranno comunque l'autopsia, effettuata ieri nell'obitorio giudiziario del Politecnico di Napoli, e l'inchiesta della procura a chiarire se sussistono effettivamente delle responsabilità da parte della struttura sanitaria o se si è trattato di una morte naturale.
Ultimo aggiornamento: Sabato 13 Ottobre 2018, 12:26
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