Fisco, controlli sui conti correnti: «Occhio ai movimenti dai mille ai 5mila euro»

Fisco, controlli sui conti correnti: «Occhio ai movimenti dai mille ai 5mila euro»
L’Agenzia delle Entrate accende i riflettori sui conti correnti: dall’inizio di settembre, secondo quanto riferisce il quotidiano ItaliaOggi, sarebbero in aumento le richieste di giustificazione da parte del fisco dei movimenti finanziari in entrata sui conti degli italiani, in particolare quelli superiori a mille euro al giorno o 5mila euro al mese.

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n virtù dell’inversione dell’onere della prova è infatti il contribuente a dover dimostrare la riconducibilità dei versamenti a redditi dichiarati (e quindi tassati) o ad entrate legittimamente non tassate, e deve anche indicare i beneficiari e la destinazione dei prelievi stessi. La criticità, che sta creando un po’ di confusione, è infatti legata a quei conti correnti che sono cointestati o che prevedono una delega a operare, in quei casi dunque in cui il contribuente è solo il legale rappresentante (come ad esempio nel caso di un’associazione).

L’Agenzia delle Entrate contatta il contribuente, gli dà un appuntamento con un funzionario e gli chiede di giustificare determinati movimenti finanziari: la prassi è quasi sempre la stessa, comunicata dal fisco ai singoli uffici. Le indagini sono volte ad intercettare quelle operazioni di accredito individuabili come ricavi non tassati o non fatturati. Ognuno ha non meno di 15 giorni di tempo per dare una risposta.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Ottobre 2018, 16:43
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