Roma, ritiro punitivo. E si scalda Montella

Roma, ritiro punitivo. E si scalda Montella

di Francesco Balzani
ROMA - Monchi assicura: «Di Francesco non è in discussione». Lo assicura prima dello scempio di Bologna, ma lo assicura. E aggiunge: «Abbiamo fiducia in lui, vuole cambiare la squadra. Sono 20 anni che faccio questo mestiere. A settembre è sbagliato parlare di errori di mercato. Sono il massimo responsabile di tutto, quando in una società c’è uno che ha libertà come ce l’ho io, è normale che prenda responsabilità». E se le prende pure nel post partita quando non si presenta di fronte ai microfoni, ma è pronto a chiedere scusa per lo spettacolo (si fa per dire) appena visto. Così brutto da convincere Pallotta a ordinare il ritiro forzato della squadra che da ieri dorme a Trigoria e così farà fino al derby del 29.
Tutte le discussioni sportive a Roma ora coinvolgono il tecnico, il suo futuro e il rapporto col ds spagnolo. Difficile assegnare le colpe, facile notare una valutazione diversa del mercato appena concluso. Ieri l’ennesimo segnale: Marcano adattato a terzino sinistro con conseguente bocciatura di Santon e Luca Pellegrini. Tutto questo dopo la decisione di mandare in tribuna Karsdorp. Faticano a trovare il giusto posto pure gli altri acquisti di Monchi: Schick, Cristante, Pastore, Kluivert o Coric. L’altro “colpevole” (per la piazza) Pallotta oltre alla decisione sul ritiro comincia a prendere le distanze. A Boston, così come a Londra dove vive e dirige Baldini, si ragione sul futuro. Anche di Di Francesco. Nell’immediato sarebbe difficile cambiare anche perché ci sono Frosinone e (soprattutto) Lazio alle porte. Tra cinque giorni, però, verrà stilato un primo bilancio. Senza reazione della squadra potrebbe essere presa una decisione drastica che porterebbe al 7° allenatore in 8 anni di gestione americana. Sulla piazza, oltre ai quasi impossibili Conte e Zidane, ci sono due nomi già circolati a Trigoria e che nelle ultime settimane hanno drizzato le antenne: Montella e Ranieri. Entrambi salvarono la stagione romanista: Vincenzino nel 2010 subentrando proprio all’ex Leicester e portando la Roma in Europa League; l’anno precedente Claudio rilevando Spalletti e sfiorando lo scudetto nel 2009 poi finito all’Inter. Montella è in pole e sarebbe più che felice di tornare.

Ultimo aggiornamento: Lunedì 24 Settembre 2018, 07:30

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