Nave Diciotti, scontro Salvini-Fico: «Fai il presidente, io il ministro». Via libera a sbarco minori

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«O cambiate Paese o cambiate ministro»: Matteo Salvini lancia l'aut aut in diretta Facebook, al culmine di una invettiva a tutto campo per difendere la linea dura sui migranti della nave Diciotti. Il vicepremier e ministro degli Interni ne ha per tutti, da Sergio Mattarella in giù. E attacca Roberto Fico, che chiede di sbarcare i 177 migranti: «tu fai il presidente dalla Camera e io faccio il ministro».

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Il ministro dà il via libera allo sbarco dei 29 minori a bordo della nave Diciotti: e arriva la replica di Fico. 
«Buona notizia che il governo abbia deciso di far scendere i minori dalla #Diciotti. Per me far il presidente della Camera significa fare sì che lo Stato non rinneghi mai principi fondamentali e dignità umana. Sono stato eletto per questo, rinunciando allo stipendio da presidente».

Ma Salvini non risparmia nessuno: Europa e magistratura, intellettuali di sinistra e televisioni, fino ad Asia Argento. Sicuro che la maggioranza degli italiani sia dalla sua parte. Se per far sbarcare i 177 bloccati a Catania «vogliono intervenire il presidente della Repubblica o il presidente del Consiglio lo facciano, ma non con il mio consenso», attacca il capo leghista. E sfida la procura di Agrigento, che ipotizza il sequestro di persona, per ora contro ignoti: «Sono qua, non sono ignoto. Vogliono processarmi o arrestarmi? Facciano pure, io non sono solo». Dopo una giornata tesissima in Sicilia intorno alla nave della Guardia Costiera, Salvini parla al suo popolo su internet: «meno male che c'é la Rete», dice, bollando come ostili le tv. E difende la scelta di non far sbarcare i migranti. «Stiamo battagliando perché gli altri Paesi europei si prendano le loro responsabilità e accolgano una parte di questi 177, ma non è la soluzione finale - dice -.
La soluzione definitiva è non fare arrivare più neanche una di queste persone irregolarmente in Europa». I 29 minori a bordo della Diciotti, però, «loro scendano, gli altri si attaccano...». Poi va all'attacco, con toni sferzanti e irridenti. Salvini si rivolge a Fico ironizzando sui predecessori «Bertinotti, Fini, Boldrini...mi viene il dubbio che non sia una carica fortunata». Poi passa a «le Asie Argento, i Saviano, i Lerner», che sui migranti «o sono stupidi o sono complici». All'attrice sotto accusa per violenza su un minorenne manda «un bacione, spero stanotte stia tranquilla...». Quindi il passaggio sul capo dello Stato e il premier, Giuseppe Conte, che pure in un post non ha affatto sconfessato la linea Salvini. Convinto, il vicepremier, di essere nel giusto perché «a centinaia in strada mi dicono 'non mollarè. Gli italiani sono i meno razzisti al mondo. Il mio stop agli sbarchi è anche nel nome dei 5 milioni che vivono in povertà e non fanno vacanze», spiega. In fondo alla tirata una sorta di ultimatum, una sfida a tutti gli avversari: «O cambiate Paese o cambiate ministro». E mentre il Pd con Maurizio Martina attacca Salvini («La tua politica è fallita, smetti di fare il bullo da quattro soldi») a sera arriva la replica secca di Fico: «Buona notizia che il governo abbia deciso di far scendere i minori dalla #Diciotti. Per me far il presidente della Camera significa fare sì che lo Stato non rinneghi mai principi fondamentali e dignità umana. Sono stato eletto per questo, rinunciando allo stipendio da presidente».

 
 

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Agosto 2018, 21:12
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