Genova, parla Bertolaso: «Il Ponte Morandi mi faceva paura, quando passavo in auto acceleravo»

Genova, parla Bertolaso: «Il Ponte Morandi mi faceva paura, quando passavo in auto acceleravo»
A una settimana dalla tragedia di Genova, del crollo del Ponte Morandi che ha provocato decine di morti, rompe il silenzio anche l'ex capo della Protezione Civile Guido Bertolaso. Intervistato dal Corriere della Sera, Bertolaso parla del viadotto e confessa che gli faceva paura: «Lo dico francamente. Si ballava, il manto stradale era scivolosissimo, non era autodrenante. Allora cosa facevo? Pigiavo l'acceleratore magari violando i limiti di velocità».

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Bertolaso dice però di non aver mai avuto segnalazioni: «Altrimenti avrei fatto tutti gli accertamenti con Autostrade. Io ho avuto diversi confronti con loro e non sempre sono stati facili e teneri». «A me hanno insegnato che la fretta partorisce i gattini ciechi.
In Cina ricostruiscono un ponte in poche settimane. In Giappone idem. Ma noi non siamo né la Cina, né tantomeno il Giappone. Dopo questo danno incommensurabile occorre capire gli errori e cercare di non ripeterli. In otto mesi si fa un ponte 'baby', una bretella in acciaio», ha aggiunto. «Un'opera strategica va fatta, non dico andando piano, ma mettendo sul tavolo un progetto serio, elaborato bene, condiviso con la cittadinanza e l'amministrazione locale». Il ponte Morandi, «mi faceva paura. 

Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Agosto 2018, 15:58
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