Genova, 600 sfollati: domani la consegna dei primi alloggi. «In 4-5 settimane risolveremo emergenza abitativa»

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Genova dopo i funerali delle vittime del crollo di ponte Morandi passa alla "fase 2", e pensa agli oltre 600 sfollati: le prime case verranno consegnate domani. Alle 16 il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti con il sindaco di Genova Marco Bucci consegneranno i primi alloggi agli sfollati del crollo di Ponte Morandi. Alla consegna parteciperanno anche gli assessori di Regione Liguria Marco Scajola e Ilaria Cavo e del Comune di Genova Francesca Fassio.

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Toti è fiducioso: «Riteniamo che nel giro di 4-5 settimane, a partire da oggi, l'emergenza abitativa di tutte le famiglie sfollate sarà risolta. Occorre tener presente che chi volesse, potrà anche trovarsi e garantirsi una sistemazione autonoma, al di fuori delle case di cui abbiamo parlato, beneficiando del contributo della Protezione civile per l'autonoma sistemazione. Già mentre ci parliamo -continua il governatore- nessuno degli sfollati dorme nei centri di accoglienza predisposti all'indomani del dramma e tutti sono già sistemati o in albergo o presso parenti che loro stesso hanno scelto».

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La fase 2. "Credo che nelle prossime ore chiuderà anche Ccs in prefettura con gli operatori dell'area soccorsi. Si chiude la fase di emergenza legata al recupero dei dispersi che ufficialmente erano nella lista. Tra oggi e domani si apre la fase 2, in questo momento dobbiamo accelerare lo sgombero e liberare l'area", spiega l'assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone alla conclusione delle operazioni di ricerca e recupero delle vittime del crollo del ponte Morandi a Genova.

Dopo giorni di lavoro ininterrotto si è concluso l'intervento, l'ultimo ha visto il recupero dalle macerie del crollo di una famiglia rimasta coinvolta nel disastro e di un uomo, rimasto sepolto dal crollo del viadotto. In totale sono 43 le vittime della tragedia, avvenuta lo scorso 14 agosto.

"Il coordinamento degli interventi in loco - sottolinea Giampedrone - cioè lo scenario del crollo e lo sgombero macerie rimane in capo ai vigili del fuoco e poi vedremo, poi vedremo cosa fare per lo smaltimento rifiuti e per operare per costruire le viabilità alternative, una volta che sarà sgomberato il Polcevera. Ora sono in corso le perizie di staticità, poi il campo passerà ai tecnici". "Per la gestione verrà emessa poi un'ordinanza per deroghe e ripristini - ha concluso - da martedì probabilmente potranno essere aperti primi cantieri sulle somme urgenze".

Intanto, in un'intervista al 'Corriere della Sera', il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi ha detto che a Genova non solo verrà costruito un nuovo ponte che sostituirà quello crollato il 14 agosto, ma sarà fatta anche la Grondaperché ''serve comunque per diversificare il traffico''.
Quanto alla contrarietà dei 5 stelle all'opera, ha smorzato: "In questi giorni Di Maio si è dimostrato disponibile. Comunque il nuovo collegamento autostradale fu bloccato negli anni Novanta non dai 5 Stelle, che ancora non esistevano, ma dal Pd, allora Pds".

 
Ultimo aggiornamento: Domenica 19 Agosto 2018, 14:32
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