Tra i romani è “Sup mania”: ecco cinque idee per divertirsi a colpi di tavola e pagaia

Tra i romani è “Sup mania”: ecco cinque idee per divertirsi a colpi di tavola e pagaia

di Sabrina Quartieri
Voglia di Sup in questa bollente estate romana. Per godersi il tramonto in mezzo al mare, seduti su una tavola in compagnia degli amici e di un drink ghiacciato. O anche, per ammirare da un’insolita prospettiva antichi manieri sull’acqua e oasi naturalistiche popolate da uccelli migratori.
Non c’è dubbio: lo “Stand up paddling” è lo sport del momento anche intorno alla Capitale, complici l’irrefrenabile ondata di caldo di questi mesi e la rapidità con cui è possibile imparare la variante del surf che arriva dalle Hawaii. E se chi è già pratico di Sup, in mare va da solo, o insieme all'inseparabile amico a quattro zampe, i principianti hanno solo da scegliere tra i tanti stabilimenti balneari e associazioni veliche, sempre pronti a insegnare, con poche uscite insolite e divertenti, a stare sulla tavola ma non sulla cresta dell’onda.
 
 

 Ora che è esplosa l’estate e le temperature sfiorano i 40 gradi, da Anzio a Civitavecchia, passando per Maccarese, Marina di San Nicola e Bracciano (se si preferisce il lago al mare), non mancano infatti le proposte di escursioni, oltre ai corsi, a cui è possibile iscriversi, per correre ai ripari e soddisfare questa incontenibile voglia di “Sup”. Tante idee originali e tutte da provare, anche se il contesto non è esattamente quello delle paradisiache lagune e dei faraglioni mozzafiato di altri mari, dove si rema, mentre si ammira dall’alto un affascinante mondo sottomarino abitato da variopinti pesci tropicali.
 
L’Eastbay Yachting club Anzio, ad esempio, per 30 euro a persona, organizza una gita panoramica per andare alla scoperta del suo incantevole golfo. Nel programma è spiegato che si pagaia dal sito archeologico di Torre Astura, con quel che resta di un’antica villa marittima, fino alle Grotte di Nerone. La baia, cone le sue acque mai agitate, è ideale per praticare “cruising”, ovvero la passeggiata in piedi sulla tavola. Ma se ci si sposta un po' più al largo, chi è pratico di Sup potrà sfidare il mare, affrontando le onde.
 
A Maccarese, invece, si impara lo “Stand up paddling” con la travel blogger Ciretta Wanderlust, che insegna all’Asd The Beach Club. Qui, le lezioni sono rallegrate dai racconti spumeggianti della giovane istruttrice federale giramondo che, con la sua inseparabile tavola rosa, ha già vissuto esperienze memorabili alle Maldive, nello Sri Lanka, in Nuova Zelanda, in Marocco e in Portogallo. Poi, una volta acquisite sicurezza e tecnica, insieme a una guida si esce in mare per un originale picnic: l'itinerario prevede che si arrivi fino alla scenografica Palude di Torre Flavia, dove si fa birdwatching di uccelli migratori e, subito dopo, ci si rifocilla con un pranzo al sacco immersi nell’area naturalistica del litorale tirrenico (il costo per tre persone è di 150 euro).
 
Un’altra passeggiata scenografica la propone l’Associazione Velica Marina di San Nicola: con un insegnante al seguito, ci si ferma al castello medievale di Palo, dopo aver percorso un tratto di costa che si mostra come un rigoglioso giardino sull’acqua. La gita, che viene organizzata durante l’ultima delle tre lezioni del corso di Sup (150 euro il totale), regala panorami da cartolina, con vista sulla fortezza, e promette tanto divertimento. Ricordare l’esperienza non sarà difficile, grazie alle riprese effettuate con la GoPro.
 
Chi invece vuole godersi un bel tramonto in mezzo al mare, mentre sorseggia un drink ghiacciato sulla tavola, non deve perdere gli “aperisup” - con sottofondo musicale surf - organizzati nei weekend dalla Lega Navale di Civitavecchia a 15 euro. A scortare la crew di paddler dal Pirgo fino al Forte Michelangelo, fortezza simbolo del porto storico, è l'istruttore Tommaso Pampinella, approdato agli sport acquatici come il surf e il wakeboard, dopo una brillante carriera da ginnasta.
 
Dalla costa passando all’entroterra, è al lago di Bracciano che il Sup va per la maggiore. Rivolgendosi allo Sporting Club Sabazia di Anguillara, si può trascorrere una giornata rilassante al lido, e spezzare un po’ la sedentarietà con la tavola: se prima si pagaia intorno al centro storico del paesino, una penisola di case arroccate che si specchiano nell’acqua cristallina, poi si raggiunge un pittoresco villaggio di pescatori rimasto ancora intatto. L'uscita in questa riserva protetta dal Parco naturale costa 25 euro a persona. Ad accompagnare gli iscritti, è Giordano Bruno Capparella. Lo stesso istruttore che, ai più intrepidi, offre una ragionevole dose di adrenalina con il “Downwind”, una traversata con il vento tra i capelli.
Ultimo aggiornamento: Martedì 31 Luglio 2018, 21:43
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