Roma, accordo Asl-Bambino Gesù per percorsi cura dei piccoli pazienti

Roma, accordo Asl-Bambino Gesù per percorsi cura dei piccoli pazienti
Percorsi di cura e assistenza sanitaria integrata per i bambini e gli adolescenti di Roma residenti nel territorio della ASL Roma 1. Questo l'obiettivo dell'accordo siglato oggi tra la Asl Roma 1 e l'ospedale pediatrico Bambino Gesù. A sottoscrivere l'intesa il direttore generale della Asl Roma 1, Angelo Tanese, e il presidente del Bambino Gesù, Mariella Enoc, alla presenza del direttore regionale Salute e integrazione sociosanitaria Renato Botti, del direttore generale e direttore sanitario del  Bambino Gesù, Ruggero Parrotto e Massimiliano Raponi, e il direttore sanitario della Asl Roma 1, Mauro Goletti.

L'accordo consente in primo luogo una gestione congiunta dei percorsi di presa in carico dei pazienti pediatrici con gravi patologie e che necessitano di un piano assistenziale integrato in ragione della loro complessità, come nel caso di bambini che hanno difficoltà a provvedere agli atti quotidiani della vita, come l'alimentazione, la respirazione o la deambulazione. Prevede l'attivazione di un team multidisciplinare dell'Ospedale e dell'Azienda sanitaria, dei Pediatri di Libera scelta e dei Case manager e il diretto coinvolgimento del nucleo familiare, per un approccio personalizzato che faciliterà il percorso di deospedalizzazione e la gestione in sicurezza dei pazienti.
Un modo quindi per accompagnare bambini e adolescenti in un percorso che garantisca maggiore efficacia dei trattamenti, faciliti la domiciliarità delle cure e una pronta accoglienza in ospedale in caso di riacutizzazione della patologia.
«Si tratta di un protocollo - ha spiegato il direttore Tanese - che consente alla Asl e  al Bambino Gesù di gestire in maniera più integrata la presa in carico di quei bambini particolarmente complessi che necessitano sia di una assistenza ospedaliera specialistica sia di una assistenza domiciliare particolarmente complessa. Quindi i professionisti, lavorando insieme, riescono a costruire con i pediatri di base e alle famiglie un percorso di cura che dall'inizio si traduce in un piano individualizzato particolarmente adatto a garantire le continuità delle cure per quei bambini».

Altri ambiti di specialità pediatrica sui quali si concentra l'accordo interessano la continuità delle cure sul territorio dei pazienti affetti anche patologie neuropsichiatriche; la presa in carico dei pazienti non gravi (codice bianco) che arrivano al pronto soccorso del Bambino Gesù tramite l'attivazione degli ambulatori pediatrici del Sistema sanitario regionale, aperti sabato e domenica, prefestivi e festivi; il percorso per le vaccinazioni obbligatorie, l'implementazione delle reti regionali specifiche, quali l'emergenza, l'Hospice pediatrico di prossima apertura, la rete diabetologica e la collaborazione alle attività di formazione dei pediatri e del personale dell'Asl, infine la partecipazione dell'Ospedale alle attività rivolte alla promozione della salute in ambito scolastico già in essere tra la ASL Roma 1 e i Municipi Roma I, II, III, XIII, XIV e XV.
«Crediamo molto a questo progetto. - ha commentato la presidente dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Mariella Enoc - Si parla tanto di continuità assistenziale, ma è importante che alle parole seguano i fatti.
Per una famiglia sapere chi li seguirà e come dopo le dimissioni fa molta differenza, sia in termini di serenità che di qualità della vita. Tutte le nostre competenze messe in comune per il bene dei piccoli pazienti: una buona pratica che speriamo possa essere estesa e replicata».

 
Ultimo aggiornamento: Martedì 31 Luglio 2018, 17:52
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