Pedofilo incastrato da un profilo falso: «Credeva di parlare con una 12enne, in hotel con alcol e olio per massaggi»

Pedofilo incastrato da un profilo falso: «Credeva di parlare con una 12enne, in hotel con alcol e olio per massaggi»
«Di me ti puoi fidare. So che non l'hai mai fatto, ma io ti insegnerò il sesso». Questi alcuni dei messaggi inviati da un uomo di 47 anni, che interagiva sui social con quella che lui credeva una ragazzina appena dodicenne, ma in realtà si trattava di un falso profilo creato 'ad hoc' per incastrare pedofili.

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La vicenda è raccontata da Wales Online: Mel Jenkins, di Leicester, aveva adescato la ragazzina sui social ma non sapeva che, dietro quel profilo, si nascondeva uno dei cosiddetti 'cacciatori di pedofili', che raccolgono prove schiaccianti e poi denunciano tutto alla polizia, che procede all'arresto. L'uomo, già noto per reati sessuali e senza lavoro dopo aver scontato alcuni mesi di carcere, aveva cercato di adescare la presunta ragazzina, con cui aveva anche concordato un appuntamento in hotel.

«Se ci dovessero fermare, dovrai dire che sono tuo padre», raccomandava l'uomo nelle varie chat prima dell'incontro. Alla fine, Jenkins ha viaggiato in treno da Leicester, nell'Inghilterra centrale, fino a Pontyclun, in Galles. All'arrivo in stazione, però, l'uomo è stato intercettato e fermato dalla polizia. Aveva portato con sé alcolici e dell'olio per massaggi, mentre tra i file rinvenuti nel suo smartphone, ci sarebbero state immagini pedopornografiche. Durante il processo a suo carico, Jenkins aveva sostenuto di credere che la fantomatica ragazzina avesse almeno 16 anni, ma chi aveva deciso di incastrarlo ha dimostrato che, nelle chat, c'erano riferimenti precisi ad un'età inferiore. Alla fine l'uomo è stato condannato a due anni e quattro mesi.
Ultimo aggiornamento: Sabato 7 Luglio 2018, 16:49
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