Sensibile ambientale, l'arte di Mauro Staccioli: monumenti alle Terme di Caracalla

Sensibile ambientale, l'arte di Mauro Staccioli: monumenti alle Terme di Caracalla

di Valeria Arnaldi
È una monumentale scultura in acciaio tubolare dal diametro di dieci metri e soli ventidue centimetri di spessore, intitolata “Seneffe”, l’ultima riflessione sul cerchio eseguita da Staccioli. E la prima opera ad accogliere i visitatori della mostra “Mauro Staccioli. Sensibile ambientale”, a cura di Alberto Fiz, prima grande retrospettiva dedicata all’artista dopo la morte lo scorso gennaio, ospitata alle Terme di Caracalla fino al 30 settembre.
 
 

Un iter attraverso ventisei sculture realizzate da Staccioli dagli anni ‘70 fino alla scomparsa, che ricostruisce il rapporto tra arte e ambiente in dialogo costante secondo sguardo e filosofia dell’artista che della scultura fa strumento per rileggere e modificare lo spazio, “guidando” sguardo e percezione. «Le esperienze, i progetti, le idee, il tempo e la storia riconoscibili negli oggetti - scriveva Staccioli - connotano il luogo dandogli senso». Si comincia da “Barriera”e “Piramide”, già esposte nel 1972 nella prima mostra pubblica dell’artista, e si arriva a “Diagonale Palatina”, opera del 2017 che resterà alle Terme in modo permanente.

Ad animare l’orizzonte archeologico sono angoli, curve, ovviamente il cerchio, la forma più indagata da Staccioli. Geometrie spesso in equilibrio sospeso che si rincorrono anche nei sotterranei. «La prima volta che ho incontrato Staccioli per la sua mostra a Scolacium - dice il soprintendente Francesco Prosperetti - girava con un metro in mano, come un antico artigiano, misurava mura e spazi per capire il luogo e reinventare le sue opere». «Mio padre - afferma Giulia Staccioli - sarebbe stato enormemente felice di tale spazio». Un viaggio tra arte e storia.
Viale delle Terme di Caracalla, 8 euro, ridotto 4, 0639967700
Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Giugno 2018, 14:03
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