Tagliano il fieno e falciano 14 piccoli cerbiatti. Orrore in Veneto

Tagliano il fieno e falciano 14 piccoli Bambi. Orrore in Veneto

di Vittorino Bernardi
ARCUGNANO (VICENZA) - Nata nel 2016 per salvaguardare la flora e fauna dei Colli Berici l’associazione “Difesa Natura 2000 Colli Berici” è salita sulle barricate perché in settimana i volontari hanno registrato una strage di “bambi” sul territorio: sono 14 i cuccioli di capriolo feriti o uccisi sui Colli Berici dalle falciatrici in uso agli agricoltori impegnati nei lavori stagionali di fienagione nei campi di proprietà.

A dire poco è arrabbiato con i contadini il presidente Bertillo Conte. «Abbiamo vissuto una settimana dura e impegnativa, con molti interventi di recupero e -spiega - soccorso ai cuccioli di capriolo feriti o uccisi in fase di fienagione dalle falciatrici. I nostri appelli affinché i tagli dell'erba vengano effettuati iniziando dal centro del prato per andare all'esterno sono stati completamente disattesi. Sono 14 i cuccioli per i quali sono stato chiamato a intervenire in settimana, dei quali solo 4 per il momento sono in vita con qualche menomazione. È sempre più urgente dotarsi di strumenti adatti al rilevamento dei cuccioli nascosti tra l'erba». Cosa consiglia agli agricoltori? «L’uso del salvatore di selvaggina ISA, un’asta telescopica con dieci sensori a infrarossi che percepiscono il calore del cucciolo nascosto tra l'erba. Vale la pena salvare i cuccioli di capriolo? Si: in primo piano nelle misure di protezione a favore dei cuccioli c'è chiaramente la volontà di evitare sofferenze agli animali, al secondo posto c'è la prevenzione igienico-sanitaria perché dai resti dei cuccioli di capriolo falciati possono fuoriuscire dei veleni che provocano avvelenamenti mortali al bestiame che mangia fieno o insilato».
 
Ultimo aggiornamento: Domenica 3 Giugno 2018, 14:56
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