'Carne y Arena', con la realtà virtuale Iñárritu fa vivere l'esperienza dei migranti messicani
di Michela Greco
Svelata in anteprima al Festival di Cannes qualche settimana fa, l'installazione prodotta dalla Fondazione Prada è sperimentabile da ieri (e fino al 15 gennaio prossimo) a Milano: un'occasione unica per mettersi virtualmente, ma con un coinvolgimento emotivo e sensoriale più che reale nei panni dei migranti e capire il loro punto di vista. Ma anche per toccare con mano il meglio che la Realtà Virtuale possa attualmente offrire. Cineasta messicano acclamato a Hollywood, lo stesso Iñárritu incarna la perfetta sintesi tra l'uomo in fuga e il sogno verso cui tende, tra l'urgenza di restituire un fenomeno reale e la capacità di renderlo narrazione ad alto tasso artistico e spettacolare. Il regista mette chi indossa il visore nella difficile posizione di decidere chi vuole essere: migrante o poliziotto? Spettatore o intruso? Fantasma o attore? Comunque un soggetto impotente, così come ci sentiamo tutti noi di fronte al dolore dei migranti.
La realtà virtuale, però, non rivela una nuova frontiera della comunicazione e dell'espressione artistica solo grazie allo straordinario Carne y Arena, ma sarà protagonista anche alla prossima Mostra del Cinema di Venezia, che a settembre accoglierà il primo concorso di film in Realtà Virtuale, il Venice Virtual Reality, che metterà in gara 18 opere in VR: un modo per dire che il linguaggio audiovisivo è in continua evoluzione e che questo nuovo strumento, dalle potenzialità ancora tutte da esplorare, merita di essere celebrato tanto quanto il cinema.
Intanto la tecnologia immersiva dilaga ovunque e contagia un numero crescente di registi. Tra questi Vince Gilligan, creatore della serie tv Breaking Bad, che ha deciso di riportare in vita quel mondo di adrenalina, drammi esistenziali e anfetamine attraverso la VR. È di pochi giorni fa, infatti, l'annuncio di un accordo con la divisione PlayStation della Sony per la realizzazione di un'esperienza virtuale ispirata alla avventure di White e Pinkman. Per il momento si conoscono pochissimi elementi di questa operazione: le uniche certezze sono che non si tratterà di un videogame e che non sarà disponibile prima del prossimo anno.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 8 Giugno 2017, 09:09
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