Mal di schiena, da oggi è possibile combatterlo con la fisioanalisi
di Antonio Caperna
«La Fisioanalisi risolve le condizioni che impediscono al paziente di far cadere spontaneamente il peso del corpo sulla parte anteriore del piede», spiega Giuseppe Mastrodicasa, medico chirurgo e psicologo clinico che con questa tecnica di analisi ha trattato dal 1991 ad oggi oltre 10mila pazienti, di cui 6mila per conto della ASL RMF in qualità di Responsabile dell'U.O. di Analisi Fisica Muscolo Scheletrica per il recupero della postura. «In questo modo - aggiunge lo specialista - siamo in grado di ottenere il pieno utilizzo sia dell'azione di leva del piede sia del riflesso plantare. Quest'ultimo si trova, infatti, proprio nella parte più distante dalla leva del piede, e quindi saranno necessarie molte meno energie, sia muscolari che neurologiche, per mantenere una postura eretta».
La muscolatura antigravitazionale, meno contratta per vincere la forza di gravità, schiaccerà meno lo scheletro e soprattutto la colonna vertebrale, che si potrà così distendere nello spazio. «Grazie alla fisioanalisi - continua l'esperto - possiamo curare in maniera definitiva patologie come cifosi dorsali, lordosi lombari e verticalizzazioni cervicali, oltre che ridurre gli attriti che limitano il movimento e consumano muscoli, tendini ed articolazioni». La muscolatura si distende in maniera isotonica e cresce di lunghezza e quindi di efficienza mentre lo scheletro, i vasi e tutti gli altri condotti non sono più schiacciati e riacquistano la loro funzionalità. «Vincendo la forza di gravità, che abitualmente schiaccia e comprime il fisico e la psiche verso la terra - conclude Mastrodicasa - riusciamo a rimuovere un importante ostacolo al libero fluire delle energie fisiche e mentali. Il fisico, nella sua interezza, ne trae beneficio migliorando le proprie capacità funzionali e ammalandosi di meno».
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 3 Maggio 2017, 08:47
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