È il Tar il vero sindaco di Roma: così vengono affossati i buoni propositi delle amministrazioni

È il Tar il vero sindaco di Roma: così vengono affossati i buoni propositi delle amministrazioni

di Franco Pasqualetti
Non fa Primarie né consultazioni. Supera ballottaggi, sondaggi ed exit poll. Vince sempre e governa. Il vero di sindaco di Roma è il Tar. Il Tribunale Amministrativo è sempre sul ponte di comando, capace di affondare con una sentenza anche il più deciso degli amministratori.

Una lista lunga di delibere impugnate da questo o quel soggetto per smontare una visione politica. Un passaggio che paralizza la città e impedisce a volte ogni tipo di manovra. Tornano alla mente le bocciature inflitte all’ex chirurgo dem Marino sul rincarodei pass Ztl per scoraggiare gli accessi nel cuore della città al traffico. Per non parlare del suo predecessore Alemanno che, dopo la paralisi alla viabilità dovuta ai concorsi all’Ergife, aveva deciso di far svolgere i test fuori del Raccordo: ma le buone intenzioni dei sindaci di Roma vengono affossate dalle toghe.

Ora tocca a Virginia Raggi che aveva deciso di bandire centurioni e risciò dal Centro per riportare un po’ di decoro: il Tar l’ha stangata e ora i Russel Crowe de noantri avranno libertà di importunare i turisti per la foto chic all’ombra del Colosseo. Certo, il sindaco ombra trova terreno fertile perché spesso gli atti hanno vizi di forma o buchi normativi: colpa dei veri amministratori eletti dal popolo. Ma continuare a bloccare la macchina capitolina con sospensivee ricorsiparalizza una Capitale già di suo immobile.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 28 Aprile 2017, 09:15
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