Sentono le grida della ragazzina morta,
parenti distruggono la bara per salvarla

Sentono le grida della ragazzina morta, parenti distruggono la bara per salvarla
Hanno disperatamente distrutto a maninude la bara in cui era stata messa una ragazzina di appena 16 anni, convinti che la giovane avesse gridato per chiedere aiuto. In un filmato mandato in onda dalla tv locale dell'Honduras "Primero Impacto", si vedono i parenti di Neysi Perez colpire la bara, coperta anche da un vetro protettivo, e fare aria al cadavere della defunta.







A dare l'allarme, il marito della giovane, che accarezzando la bara per un ultimo saluto ha detto di aver sentito dei colpi provenire da dentro e un grido d'aiuto, ma quando sono arrivati i medici non hanno potuto fare altro che registrare l'assenza di funzioni vitali e seppellire nuovamente la bara con la ragazzina.







"Era già passato un giorno da quando l'abbiamo sepolta - ha detto il marito Rudy Gonzales in un'intervista - . Non ci potevo credere. Ero entusiasta, pieno di speranza", ma purtroppo per lui e la famiglia, non c'è stato nulla da fare.

Le urla della signora Perez sono state sentite anche da un addetto del cimitero, che ha detto: "mi convinsi che provenivano da qualche altra parte. Non avrei mai immaginato che ci fosse qualcuno vivo là dentro".



I medici hanno dichiarato che la 16enne potrebbe essere stata vittima di un attacco di panico talmente forte da bloccarle temporaneamente il battito, per poi riprendere quando era già stata rinchiusa nella bara. Neysi Perez era incinta di tre mesi quando ha accusato un malore durante la notte mentre andava al bagno, fuori dalla sua abitazione. Quando dalla bocca della ragazza è uscita della bava, la famiglia ha anche tentato dif arla esorcizzare da un prete, fino a che non è stata dichiarata morta.



I commenti su Facebook








Sentono le grida della ragazzina #morta, parenti distruggono la bara per salvarla
Posted by Leggo - Il sito ufficiale on Martedì 25 agosto 2015




Ultimo aggiornamento: Giovedì 27 Agosto 2015, 16:09
© RIPRODUZIONE RISERVATA