La magia del rifugio ricoperto da neve: a letto alle 22, obbligatorio il silenzio

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di Bianca Francavilla
Si chiama galaverna il fenomeno atmosferico per cui si forma del ghiaccio attorno a rami, oggetti o parti di superficie che diventano simili a stalattiti. E’ successo anche al Rifugio Duca Degli Abruzzi, situato a 2440 metri di altezza e raggiungibile solo a piedi con 40 minuti di camminata. L’effetto è magico: attorno alla struttura, nel bel mezzo della montagna, la neve è cristallizzata. “Non succedeva da anni – spiegano i gestori Luigi D’Ignazio e Carlotta Bonci -. Lo scorso inverno c’era freddo e vento, ma sembrava quasi estate”. I pochi coraggiosi che sono arrivati fino al rifugio affrontando le temperature di -20° hanno fotografato la struttura in tutto il suo splendore e le immagini stanno facendo il giro del web.
 
 

Arrivare a destinazione non è semplice e consigliato solo agli alpinisti più esperti. Si parte da Campo Imperatore, nel cuore del Gran Sasso d’Italia, e occorre affrontare un percorso a tratti ripido e ricoperto completamente da neve. “Il costone di montagna – spiegano i gestori – è liscio e leggermente pendente. Bisogna saper utilizzare tampone e piccozza, altrimenti si rischiano abrasioni. La montagna è particolare perché tra due mari, l’Adriatico e il Tirreno, e soggetta a variabilità veloce, così come a fenomeni particolari come quello che ha ghiacciato il nostro rifugio rendendolo così… magico”. Più semplice raggiungere il rifugio d’estate perché il sentiero è ripido ma ben visibile, tanto che riescono ad arrivare a destinazione anche bambini o inesperti. Sono 24 i posti letto disponibili, ma d’inverno è aperto solo su prenotazione “altrimenti – continuano i gestori – costerebbe troppo di riscaldamento. Per la notte di Capodanno abbiamo già 22 persone prenotate. Restano solo 2-3 posti liberi.

“Accenderemo i riscaldamenti e la temperatura all’interno arriverà a 12°-13°, ma dato lo spessore dei muri di circa 60 centimetri, il rifugio all’esterno resterà l'effetto frigorifero naturale, così come si può vedere dalle foto. Tra l’altro, nevica ancora”. Come in tutti rifugi, le regole imposte dal Centro Alpino Italiano durante l’anno sono ferree: si va a dormire alle 22 e ci si sveglia alle 7 per permettere a chi pernotta di riposare ed essere in forma per l’escursione della mattina seguente. In quegli orari il silenzio è d’obbligo. Vietato portare alcolici e fare docce, perché l’acqua viene sollevata da Campo Imperatore tramite un sistema oneroso di pompe e cisterne. “Occorre fare economia – chiariscono Luigi e Carlotta -. Così come è obbligatorio portare un sacco lenzuolo personale. Non potendo noi lavare le coperte, chiediamo ai clienti di infilarcisi dentro e non toccare così il materasso foderato”.

Di rigido ci sono anche i prezzi, particolarmente accessibili: nel periodo invernale il costo è di 55 euro per gli adulti non soci del Club Alpino e comprende cena con prodotti tipici abruzzesi, pernottamento e prima colazione. Offerta speciale a Capodanno: cenone, prima notte dell’anno e colazione vengono 70 euro. “I prezzi – concludono i gestori – sono concordati dal CAI. I rifugi vengono dati in affitto ai gestori, ma sono sempre loro a stabilire il prezzario in base alle categorie che variano a seconda della difficoltà di approvvigionamento. Noi decidiamo giusto il prezzo del dolce: un ottimo strudel che proponiamo agli ospiti che arrivano da noi dopo aver affrontato una lunga camminata”.


 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Dicembre 2017, 15:11
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