Microchip sottopelle al posto di carte di credito e abbonamenti: «Lo hanno fatto in migliaia»

Microchip sottopelle al posto di carte di credito e abbonamenti: «Lo hanno fatto in migliaia»

di Domenico Zurlo
Sembra un qualcosa già visto nei film di fantascienza, ma è realtà: migliaia di persone, in Svezia, hanno inserito sottopelle dei microchip.
Il motivo, è tra i più banali: per non preoccuparsi di portarsi dietro il portafogli, con la carta di credito o l’abbonamento del treno, il microchip sostituisce fisicamente la carta, e funziona wireless.

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Come si chiede l’Independent, però, quali sono i motivi profondi che hanno portato migliaia di cittadini a optare per questa soluzione, di certo tutt’altro che pratica? Sono finora almeno 3.500 infatti gli svedesi ad essersi trapiantati questo microchip, fenomeno che riflette - scrive il quotidiano britannico - «la relazione amorosa della Svezia con tutto ciò che è digitale». La novità, in particolare, è il biohacking: una cultura diversa dall’ordinario e separata dalla biologia. Basti pensare che i ‘biohacker’ conducono esperimenti di biomedicina al di fuori dei canali tradizionali come università o aziende mediche.

Tra i biohacker, il gruppo principale è formato dai transumanisti, che si concentrano sul miglioramento del corpo umano sfuggendo ai confini biologici: ma in ogni parte del mondo, gli obiettivi dei biohacker sono diversi. Se negli Stati Uniti e in generale nel Nord America si concentrano su pratiche sanitarie alternative, in Europa l’obiettivo è invece quello di aiutare i Paesi in via di sviluppo. In Svezia però è tutto diverso: la cultura biohacking transumanista del Paese scandinavo si è infatti concentrata su iniziative come questa del microchip, simile a quelli usati per rintracciare gli animali, inserito tra pollice e indice per i motivi sopra citati.

Secondo l’Independent, gli svedesi avrebbero accettato questa pratica, pur consapevoli dei rischi per la privacy, perché più inclini a condividere i propri dati personali per via della forte fiducia nel sistema di sicurezza sociale del Paese. Teoria però respinta, seppur parzialmente, dal governo scandinavo, che sostiene come questo mito dello ‘svedese ingenuo’ sia un’esagerazione: non del tutto sbagliata, ma spiegabile probabilmente con la fiducia dei cittadini con tutto ciò che è innovazione digitale. Fiducia che porta dunque gli svedesi a non aver paura di farsi inserire un microchip sottopelle per pagare la spesa al supermercato, e che fa della Svezia una ‘isola felice’ unica in Europa.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 30 Agosto 2018, 22:52
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