Samantha, il primo robot del sesso che dice «no» se non ne ha voglia
Bidet hi-tech, connesso alla rete ed azionabile tramite app. In attesa dei comandi vocali La capacità di Sexbot Samantha di dire “no” è stata dimostrata a un pubblico di accademici in uno dei principali villaggi scientifici del Regno Unito, il Life Science Center di Newcastle upon Tyne. Il robot ha dei sensori nascosti sotto la pelle, quindi può rispondere all'affetto come una persona reale ed ha anche un cervello da mettere in carica nella camera da letto. Samantha è stata progettata per fare le fusa come un gattino e sussurrare affettuosità - ma solo se stimolata nel modo giusto. Un micro-computer all'interno del suo cranio può anche ricordare le precedenti “interazioni” con il suo “partner” in modo tale da migliorare le esperienze future. Samantha riesce a riconoscere diversi gruppi di interazioni: famiglia, romantico e sesso oppure extra cattivo. Tra gli esperti c'era la professoressa Kathleen Richardson, fondatrice di The Campaign Against Sex Robots, che ha dichiarato: “Questo sviluppo è solo un'estensione della pornografia e della prostituzione e uno spreco di denaro che potrebbe essere speso per cose migliori”.
Ultimo aggiornamento: Martedì 19 Giugno 2018, 16:14
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