'Mozart alla corte di Pulcinella', il 6 gennaio lo spettacolo alla Domus Ars

'Mozart alla corte di Pulcinella', il 6 gennaio lo spettacolo alla Domus Ars
Uno spettacolo in cui la realtà si intreccia con il sogno, un concerto dove le note mozartiane si mescolano alla grande musica del Settecento napoletano. Il Festival Internazionale del ‘700 Musicale Napoletano è giunto quest’anno alla XVIII edizione grazie all’impegno e alla cura dell’Associazione Domenico Scarlatti (che quest’anno festeggia i suoi 35 anni di attività) e all’associazione Il Canto di Virgilio.

Ad inaugurare la manifestazione, che si svolge a Napoli dal 7 dicembre 2017 al 6 gennaio 2018,la farsa in musica,“Mozart alla corte di Pulcinella”, in scena giovedì 7 dicembre ore 21 alla Domus Ars di via Santa Chiara, 10 prodotta dell’associazione Il canto di Virgilio.





Mozart alla Corte di Pulcinella. Scritto e diretto da Carlo Faiello, è uno spettacolo al limite del grottesco dove le vicende del viaggio giovanile del genio di Salisburgo si mescolano ai ricordi di Pulcinella destinato a proteggere i napoletani “trapassati” a miglior vita. Sulla scena insieme a Franco Javarone e Antonella Morea anche Sara Grieco, Diane Patierno, Pietro Quirino, Antonio Faiello, Maria Teresa Iannone e il Quartetto Santa Chiara. Elementi scenici di Bruno De Luca, costumi di Maria Pennacchio.

Nel cimitero delle Fontanelle, dove Pulcinella è da tempo custode delle anime del purgatorio, giunge Mozart. Il musicista, in un susseguirsi di vicende paradossali, chiede insistentemente di entrare a far parte del “reparto” dei “morti partenopei”.Lo perseguita il ricordo della sua visita a Napoli avvenuta nella primavera del 1770; il giovane Amadeus, appena quattordicenne,soggiornò a Napoli per oltre un mese e mezzo avendo l’opportunità di conoscere la capitale del Regno delle due Sicilie e la sua gloriosa scuola musicale.La permanenza nella città fu decisiva per la formazione artistica del compositore austriaco. Mozart confida a Pulcinella, maschera/simbolo in rapporto molto stretto con il mondo dei morti, come il fascino e l’incanto dei luoghi vesuviani ispirarono le sue opere.





Così, il compositore austriaco richiama alla memoria la musica che ebbe modo di ascoltare (respirare) muovendosi tra i vicoli chiassosi della capitale settecentesca: Giovan Battista Pergolesi e le tammurriate contadine; Domenico Cimarosa e i ritmi ipnotici delle tarantelle; Giovanni Paisiello e i canti “a fronne ‘e limone”; Leo Vinci Niccolò Piccinni e i suoni dei numerosi musici girovaghi presenti in città.

Il programma del Festival Internazionale del ‘700 Musicale Napoletano prevede sette concerti, dalla musica strumentale a quella sacra, dall’opera buffa alla musica colta e popolare con l’intento di divulgare i lavori dei maestri della insuperabile Scuola Musicale Napoletana in una operazione di recupero della “memoria”: Domenico Scarlatti, Gaspar Sanz, Francesco Durante, Nicolò Porpora, Domenico Cimarosa, Giovanni Paisiello, Ferdinando Carulli, Lauro Rossi di cui sarà proposta un’inedita opera Buffa Un Maestro ed una Cantante mirabilmente recuperata dal maestro Ivano Caiazza per la regia di Filippo Zigante in scena il 17 dicembre sempre alla Domus Ars.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 6 Dicembre 2017, 19:19
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