Club culture: da domani Rag N Bone, Kalkbrenner, Hawtin e Fatboy Slim
di Micol Nicolai
Si andrà dall'avanguardia di Nicholas Jaar, artista newyorkese di origine cilena, famoso per la sua elettronica in bilico tra suggestioni techno, r'n'b, jazz e world (domani all'Ex Dogana), al poliedrico e carismatico Paul Kalkbrenner, padre indiscusso del sound e dell'estetica Berlino anni 2000 (sabato Ex Dogana), all'intramontabile Fatboyslim, talento inarrivabile nel mischiare generi e registri, una pagina intera di storia dell'elettronica e del pop (9/07 Ex Dogana). Fino ad alcune stelle indiscusse del djing mondiale come l'inglese Carl Cox, tra i più influenti artisti house e techno (8/07 Spazio Novecento), il canadese Richie Hawtin, custode della techno minimale di prima generazione capace di spostare il confine tra dj set e performance live (7/07 Ex Dogana), o il bosniaco-tedesco Solomun che del nuovo suono dance minimale è forse l'erede più contemporaneo (venerdì al museo Maxxi).
E ancora, i set visionari di Damian Lazarus, l'eclettico Butch o gli ipnotici UK grooves di Daddy G (Massive Attack) fino a dei stellel della dance nostrana, dj Ralf e Cirillo, oltre a i britannici Jackmaster e Jasper James o gli italianissimi Howl Ensamble. La novità di quest'anno al JMF sarà Roots in the City, nuovo format dedicato ai suoni reggae, dub e dancehall. Il 2 luglio, in una maratona musicale, si esibiranno alcuni dei più importanti interpreti come i leggendari Lee Scratch Perry e Mad Professor, Promise No Promises, Nattali Rize.
Ultimo aggiornamento: Martedì 20 Giugno 2017, 09:10
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