Le nuove generazioni hanno le ossa sempre più fragili, ecco perché
di Antonio Caperna
Il tempo di giochi all'aria aperta sembra un ricordo solo per genitori e nonni, dato che oggi sono sempre meno le occasioni per approfittare dei raggi di sole. Spesso, pur uscendo, si finisce comunque in luoghi chiusi, preferibilmente con l'immancabile wi-fi. In questo modo svanisce il mix salvaossa composto da calcio, sole e dosi adeguate di vitamina D. A fare il quadro della situazione è il professor Andrea Giustina, docente di Endocrinologia e Metabolismo all'Università Vita e Salute San Raffaele Milano, a margine della First International Conference on Controversies in Vitamin D, summit dei massimi esperti di vitamina D, in corso a Pisa.
«Le nuove generazioni non hanno più l'abitudine di trascorrere molte ore fuori casa - spiega Giustina, che è anche membro del Comitato scientifico della Conferenza e presidente Gioseg (Glucocorticoid Induced Osteoporosis Skeletal Endocrinology Group) - Così i benefici del clima favorevole del nostro Paese si vanificano. E si registrano gli effetti negativi legati alla minore produzione di vitamina D, ovvero una minore mineralizzazione delle ossa che, nei ragazzi, è particolarmente importante». L'alimento che contiene più vitamina D è l'olio di fegato di merluzzo, poi salmone, pesce azzurro e uova.
Si aggiungono poi diete che demonizzano i cibi grassi, in particolare tra le ragazze. «L'apporto della vitamina D attraverso l'alimentazione aggiunge l'esperto- è limitato a circa un 20%, che è comunque importante. Inoltre va considerata negativamente una dieta povera di calcio. Si rinuncia a a latte e formaggio perché, soprattutto le ragazze sono convinte che facciano ingrassare».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 16 Giugno 2017, 08:27
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