Invalsi 2018: voto ed esami di terza media, come funziona

Invalsi 2018: voto ed esami di terza media, come funziona
Fino al 21 aprile, in tutta Italia, si svolgeranno le prove Invalsi per la terza media. A differenza degli altri anni, ormai è noto, si cambia: i test di italiano, matematica e, da quest'anno, inglese non si svolgono più durante l'esame finale di terza media, ma all'interno dell'anno scolastico. Altro grande elemento di novità, legato in un certo senso allo spostamento temporale della prova, è che le Prove Invalsi non influiranno sul voto finale di licenzia media. La partecipazione sarà requisito per l’accesso all’Esame, ma non inciderà sulla valutazione complessiva conclusiva dello studente. 

Dunque le Prove Invalsi si dovranno obbligatoriamente fare senza che influiscano sulla media delle prove di giugno. Un fattore che sicuramente permetterà agli studenti di sostenere l’esame con minore ansia, come spiega Skuola.net.
La certificazione delle competenze
Attenzione, però. Le prove non sono più parte integrante dell'esame di Stato (e non concorrono alla determinazione del credito), ma rappresentano comunque un momento distinto del processo di valutazione del primo ciclo di istruzione e possono anche essere tenute in considerazione dal prof per la valutazione interna. Il decreto ministeriale del 3 ottobre 2017 esplicita che l’esito delle Prove Invalsi viene inserito nel curriculum dello studente, cioè viene trasmesso dall'Invalsi alle scuole in forma descrittiva come livello raggiunto e farà parte della certificazione delle competenze del primo ciclo che dovranno essere fornite alla scuola secondaria di secondo grado.
La certificazione delle competenze rilasciata al termine del primo ciclo è integrata da due sezioni predisposte e redatte a cura di Invalsi: una in cui viene descritto il livello raggiunto dall'alunna o dall'alunno nelle prove a carattere nazionale per italiano e matematica, una in cui si certificano le abilità di comprensione ed uso della lingua inglese.
Il repertorio dei descrittori relativi alle prove nazionali sarà comunicato annualmente alle istituzioni scolastiche. In definitiva, lo svolgimento delle prove Invalsi  è requisito essenziale per l’ammissione all’esame finale di Stato, a prescindere dall’esito nelle stesse e, dato che dei risultati si dà in qualche modo conto nella certificazione delle competenze per il primo ciclo e nel curriculum dello studente per il secondo, è opportuno che siano svolte con la dovuta serietà.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 12 Aprile 2018, 16:42
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