Scuola, stretta sulla 104: "Basta abusi dei 'furbetti"

Scuola, stretta sulla 104: "Basta abusi dei 'furbetti"
''Con l’Inps, il ministero della Salute e le Regioni riuniremo, nella prima settimana di ottobre, il tavolo che ho annunciato lo scorso 4 luglio per elaborare efficaci strategie di monitoraggio e controllo sulla fruizione dei benefici previsti dalla legge 104 da parte del personale docente e amministrativo coinvolto nella mobilità e nelle assegnazioni provvisorie''. In una lettera al 'Corriere del Veneto', la ministra della Pubblica Istruzione, Valeria Fedeli, annuncia una stretta sui 'furbetti' perché ''non dobbiamo avere paura di combattere gli abusi del personale'', è un ''atto doveroso'' nei confronti dei ragazzi.

CONTRO GLI ABUSI ''Lavorare per il bene della scuola e nell’interesse della scuola significa operare per il futuro del Paese. Per questo, davanti a casi che mettono in dubbio la correttezza di chi lavora nelle nostre istituzioni scolastiche, non dobbiamo avere paura di dire che siamo per il rispetto, naturalmente, dei diritti e delle leggi vigenti, ma siamo contro ogni abuso''.

IL CASO ''Dobbiamo essere accanto alle e ai dirigenti che, come quello del Brocchi, denunciano situazioni in cui il diritto alla continuità didattica viene messo in discussione dal modo di agire discutibile di un singolo insegnante'', ha scritto Fedeli, riferendosi al caso del liceo Brocchi di Bassano del Grappa, sollevato sulle colonne del 'Corriere del Veneto', dove un professore del sud dopo aver accettato un incarico annuale ha chiesto un'aspettativa e, davanti al rifiuto, si è messo in malattia.

LE IRREGOLARITÀ ''Siamo, ripeto, per il rispetto delle regole e dei diritti - conclude la ministra - e contro ogni abuso. Verificheremo se ce ne siano stati in questa vicenda, coinvolgendo anche il nostro Ufficio Scolastico Regionale che si è già attivato. E, se dovessero emergere irregolarità, interverremo con le dovute misure. Ma, soprattutto, lavoreremo perché sia sempre più chiaro che il centro della scuola sono studentesse e studenti e il loro diritto ad un apprendimento di qualità''.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 25 Settembre 2017, 10:41
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