Hpv, le tonsille "covo" del virus che causa il cancro a gola e bocca

Hpv, le tonsille "covo" del virus che causa il cancro a gola e bocca
Le tonsille come "covo" del papillomavirus (Hpv) che colonizza il cavo orale, provocando cancro della bocca, della gola, della testa e del collo.

A ricostruire il meccanismo è uno studio pubblicato sul Journal of the American Medical Association (Jama). Il papillomavirus o hpv si diffonde normalmente attraverso rapporti sessuali e tende ad annidarsi nella cervice dell'utero, dove in alcuni casi può sviluppare un carcinoma. Ma è responsabile anche di alcune forme di tumore orofaringeo. Per capire in che modo colonizzi il cavo orale, i ricercatori della University of Rochester Medical Center di New York hanno analizzato i tessuti prelevati da 102 pazienti adulti e senza diagnosi di tumore, che erano stati sottoposti a un'asportazione delle tonsille.

La presenza di Hpv è stata riscontrata in cinque campioni di adulti, in pratica il 4,9%. In quattro di questi casi, ovvero il 3,9% delle persone, si trattava dei ceppi 16 e 18, quelli che possono causare tumori. In particolare, si è visto che, nella gola, l'habitat ideale dell'Hpv è costituito dal «biofilm» batterico che riveste le cripte tonsillari, cioè le piccole fessure presenti nella superficie delle tonsille. In pratica questo insieme complesso di batteri rappresenta un sicuro nascondiglio per il temuto virus, che qui si mimetizza e sopravvive in modo latente, riuscendo a sfuggire alle difese del sistema immunitario. In attesa, in alcuni casi, di riattivarsi causando una nuova infezione o in alcuni casi il cancro. Questi risultati, commenta l'autore principale dello studio, Matthew Miller, «potrebbero aiutare a identificare le persone che corrono il rischio di sviluppare i tumori di testa e collo correlati all'Hpv e prevenire questi tipi di cancro». L'obiettivo, aggiunge, «è di sviluppare screening affidabili, per poi mettere a punto antimicrobici da assumere per via topica in grado di distruggere il biofilm batterico e quindi consentire l'eliminazione del virus che vi si annida».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 8 Febbraio 2018, 16:27
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