«Ha il potenziale necessario - afferma lo studio - e potrebbe essere somministrato poche volte nell'arco della vita per fornire una protezione potenzialmente simile a quella del vaccino contro il tetano. Il prossimo passo è testarlo sui primati e poi sull'uomo». I moderni vaccini anti-virali utilizzano proteine virali sviluppate in laboratorio per stimolare una risposta immunitaria che protegge le persone dalle future esposizioni al virus.
«Nel complesso questo approccio non ha funzionato bene contro i virus dell'influenza - spiegano i ricercatori - per cui i vaccini devono essere aggiornati ogni anno».
La tecnologia usata per modificare le molecole di mRna dei vaccini è relativamente nuova, ma è già stata testata in altri contesti. Nel 2017 una ricerca pubblicata su 'Naturè ha dimostrato che questo tipo di vaccini era in grado di proteggere i topi e le scimmie contro il virus Zika.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Agosto 2018, 19:25
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