Nell'esperimento il virus, chiamato Hpxv (che sta per 'horsepox virus'), è stato ottenuto a partire da singoli frammenti di Dna reperiti sul web con meno di 100mila dollari di spesa, e il risultato finale è il più grande microrganismo 'ricostruito' finora. L'esperimento secondo gli ideatori dovrebbe servire a ideare vaccini più sicuri per il vaiolo rispetto a quelli esistenti ma secondo diversi critici, riporta il sito di Science, non ce n'è la necessità.
«Questo studio - afferma ad esempio Stephan Becker dell'università di Marburgo, in Germania - semplicemente non aggiunge nulla alle conoscenze sul virus».
Ancora più critica la posizione di Thomas Inglesby, che dirige il Center for Health Security della Johns Hopkins University. «Pubblicare l'articolo è un errore serio - afferma -. Il mondo ora è più vulnerabile al vaiolo». «Se qualcuno vuole ricostruire un altro virus simile - conclude Andreas Nitsche del Robert Koch Institute in Germany - ora trova le istruzioni per farlo in un solo posto».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 22 Gennaio 2018, 15:31
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