Marianna in Spagna: fuga studiata per una nuova vita in grande città

Marianna in Spagna: studiò la fuga per la nuova vita in una grande città
PAESE - «Non essere riusciti a dare risposte certe sul destino di Marianna Cendron ci lascia con l'amaro in bocca»: gli investigatori dei carabinieri e il pm Massimo De Bortoli, mentre sta per essere chiesta la seconda archiviazione dell'indagine, sono certi d'aver fatto il possibile e l'impossibile per scoprire la verità su Mary, la giovane sparita, appena compiuti i 18 anni, a fine febbraio 2013. «Abbiamo scandagliato ogni fossato e ogni terreno tra Castelfranco, da dove la ragazza è partita in bicicletta terminato il turno di lavoro al ristorante, e Paese. Nessun risultato. Abbiamo ispezionato -spiega uno degli investigatori- decine e decine di cave. Controllato centinaia e centinaia di segnalazioni.
IL CADAVERE NON É QUI
Possiamo dire che Marianna non ha lasciato traccia e se, come sostiene qualcuno, è stata assassinata, difficilmente il cadavere è stato sepolto o occultato nel trevigiano». Secondo gli investigatori Marianna si sarebbe allontanata volontariamente da casa.
IL NUOVO SCENARIO
«Marianna -aggiunge l'investigatore- si è trasferita o mimetizzata in una grande città. Probabilmente all'estero. Inizialmente c'era un indizio che portava in Bulgaria, sua terra natale, poi un altro in Francia a Parigi. Ma adesso riteniamo possa trovarsi in Spagna».
FUGA STUDIATA
E così controllando il cellulare, che Marianna usava poco, e le sue frequentazioni su Google, i carabinieri hanno scoperto tante cose. «Da fine 2012 aveva iniziato a visitare e consultare -puntualizzano- siti internet che spiegavano come allontanarsi da casa senza lasciare tracce e, soprattutto, senza farsi trovare».
UN'ALTRA IDENTITÁ
A quel punto per la 18enne inizia una fuga che sembra al di sopra delle sue conoscenze e delle sue capacità. «Era un mese, se dobbiamo dare credito ai siti che studiava, che si preparava a scappare. Le possibilità che abbia incontrato qualcuno che l'ha aiutata nella fuga non è solo un'ipotesi».
LA TESTIMONIANZA
In questi 4 anni gli investigatori hanno avuto più di una volta la sensazione di essere vicini al ritrovamento della ragazza. «In tutti i casi -concludono- la speranza si è velocemente dissolta. Solo una volta, qualche mese dopo la scomparsa, eravamo certi che quella segnalata fosse Marianna. La telefonata è arrivata da Ferrara dove una farmacista ci disse che una ragazza, identica a Mary Cendron, era entrata e aveva chiesto una medicina. Era il farmaco, con i dosaggi esatti, del quale aveva bisogno proprio lei. Ma tutto si è dissolto in una bolla di sapone».

 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 19 Aprile 2017, 12:02
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