Il ragazzo, secondo quanto riferito alla polizia (che si occupa delle indagini), si trovava in compagnia di un'amica, mentre stava rientrando nella sua abitazione. «Mi hanno fermato in cinque, sei – ha raccontato – e mi hanno detto di togliermi la t-shirt che indossavo. Io ovviamente mi sono rifiutato: è stato allora che mi hanno aggredito, colpendomi più volte con un tubo di metallo». Ma, non paghi di averlo picchiato, i sei - che hanno tutti agito a volto scoperto - lo hanno infine costretto a togliersi la t-shirt. Mentre lo aggredivano, urlavano anche «comunista» e «zecca», prima di fuggire a bordo di una macchina.
Piena solidarietà al ragazzo viene espressa da Valerio Carocci, leader dei ragazzi che animano le attività del Cinema America: «E' inaccettabile che una persona o un gruppo di persone possano limitare la nostra libertà. Verificheremo quanto successo e daremo supporto legale al ragazzo, qualora si dovesse andare a processo ci costituiremo parte civile contro gli aggressori».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 19 Giugno 2017, 18:22
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