Navigli, il Tar salva i locali galleggianti tra le proteste dei residenti

Navigli, il Tar salva i locali galleggianti tra le proteste dei residenti

di Simona Romanò
Una storia infinita, andata avanti a suon di carte bollate: è un'altra estate di movida per i barconi abusivi ancorati da decenni sui Navigli, usati come bar e ristoranti. 

Il Comune aveva dettato l'ultimatum ed entro fine maggio dovevano essere smantellati dopo una lunga battaglia legale, ma i titolari dei locali galleggianti hanno tentato l'ultima carta. Il ricorso al Tar che ha salvato la stagione (forse l'ultima), ormai entrata nel vivo. Dopo la sentenza del Consiglio di Stato che li ha dichiarati fuorilegge mesi fa, è arrivata l'ordinanza di Palazzo Marino che ne ha intimato la rimozione e i vigili si sono presentati per farla rispettare. Ma uno dei proprietari ha deciso per il ricorso, perché «non diamo fastidio, anzi, siamo un'attrazione presente su tutte le guide turistiche del mondo, paghiamo un'indennità di occupazione e chiediamo di essere regolarizzati». 

Il Comune - dopo la faticosa approvazione in consiglio del nuovo regolamento alla Darsena stilato dall'assessore al Bilancio con delega al Demanio Roberto Tasca - è costretto ad affrontare la questione dei barconi a muso duro: è vero che sono folcloristici per i turisti e il popolo della movida, ma non sono regolari. Perché? Tutti gli spazi demaniali - perciò anche le acque del Naviglio - devono essere concessi tramite bando. Chi, come in questo caso, occupa un'area senza aver vinto una gara se ne deve andare. E Tasca ha intenzione di far rispettare la legge, però, senza gesti eclatanti: no, dunque, a sigilli e sgomberi. Non resta, quindi, che ricorrere alla diplomazia. I locali sull'acqua spariranno gradualmente con l'autunno. Ma non sarà facile temporeggiare, dopo anche le pressioni dei residenti del comitato Navigli con Gabriella Valassina che attacca: «Per salvaguardare i monumenti rappresentati dal bacino della Darsena e dai Navigli tutelati da vincolo paesaggistico, l'area deve essere sgomberata da piattaforme o strutture che non siano temporanee».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 26 Giugno 2017, 09:07
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