Brennero, lo strappo con l'Austria non si ricuce. La Ue offre 35 milioni all'Italia
di Mario Fabbroni
L'annuncio austriaco ha provocato dure reazioni in Italia. La Farnesina ha convocato l'ambasciatore austriaco a Roma, René Pollitzer. Il ministro dell'Interno, Marco Minniti dichiara: «Non c'è alcuna emergenza al valico del Brennero e i rapporti di cooperazione con la polizia austriaca funzionano perfettamente. Si tratta, quindi, di una iniziativa ingiustificata e senza precedenti che, se non immediatamente corretta, comporterà inevitabili ripercussioni».
Luigi di Maio di M5s scrive su Fb: «Ora basta. Sulla questione migranti, oggi muore definitivamente l'Europa: siamo soli». Eppure il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, ieri mattina è sbottato durante il dibattito nella plenaria a Strasburgo sui risultati della presidenza maltese del Consiglio Ue. Parlando davanti a un'aula semideserta (appena una trentina di deputati), Juncker ha continuato: «Se Muscat fosse la signora Merkel, cosa difficilmente immaginabile, o il signor Macron, più facilmente immaginabile, avremmo avuto un'aula piena. Il Parlamento è totalmente ridicolo».
La Commissione Ue offre 35 milioni all'Italia e la possibilità di portare all'attenzione del prossimo vertice continentale il codice proposto sulle nuove regole di comportamento per le navi delle Ong, ma bacchetta anche il Belpaese: bisogna fare centri di coordinamento direttamente in Libia, per arginare i flussi sul nascere.
Ancora i 5Stelle sparano ad alzo zero: «Il nuovo piano della Commissione europea è una barzelletta. Non affronta in modo strutturale l'emergenza immigrazione, anzi rimprovera all'Italia di non rispettare gli impegni assunti in materia di ricollocamento. Diciamo le cose come stanno: sono i Paesi europei che devono ricollocare i migranti sbarcati in Italia (finora appena 23.000 sui 160.000 promessi). Sono loro che devono rispettare gli impegni». Il caos insomma regna sovrano.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 5 Luglio 2017, 08:57
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