Matrimoni, il pluripremiato wedding planner: "Vinco, ma se non piaccio alla nonna son dolori"
di Mario Fabbroni
È infatti l’unico nella rosa dei premiati a figurare in ben tre regioni molto diverse tra loro: Campania, Lazio e Lombardia. «Un wedding planner – spiega De Nigris – ha molte responsabilità. Deve conoscere gli usi locali e cogliere i cambiamenti sociali, mediare tra tradizione e modernità, come per le unioni civili, e tra diverse culture e religioni, per i matrimoni misti. Del resto, il matrimonio resta sempre uno specchio dei tempi, in cui vedere il futuro».
Ma attenti alla nonna: già, proprio così. Nonostante sia stato appena riconosciuto tra i migliori al mondo dal prestigioso Premio Ziwa – Zankyou International wedding awards, De Nigris racconta a Leggo gli episodi più bizzarri capitati nei quasi venti anni di carriera di organizzatore di eventi e matrimoni. Uno più di tutti spiega l’eterna lotta tra modernità e tradizione: "Avevo già concordato tutto con una sposa finché, all’incontro decisivo, lei si presentò con i rinforzi: la mamma e la nonna. Avevo di fronte tre generazioni di usanze, riti, e parenti annessi da sistemare in chiesa e a tavola. La nonna, con la sua anzianità di servizio e sette matrimoni di altrettante nipoti già organizzati, ebbe la meglio: cinque portate le sembravano ben poca cosa per un’ospitalità degna dei parenti e del sostanzioso contenuto delle attese buste con regalo!". E il matrimonio, così, finì con un divorzio: quello tra il wedding planner e la nonna della sposa.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 17 Aprile 2017, 18:07
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