Ritrovato il corpo del capitano Oliviero: era impigliato nelle reti dentro al peschereccio

Ritrovato il corpo del capitano Oliviero: era impigliato nelle reti dentro al peschereccio

di Francesca Mari
ERCOLANO.  E’ stato ritrovato il corpo del capitano Giulio Oliviero: era impigliato in una rete ammassata con le altre all’interno del relitto di Rosinella. Un colpo di scena, questa sera, ha cambiato l’epilogo della tragica storia del peschereccio, affondato 6 mesi fa a largo di Gaeta, e recuperato ieri dalla ditta privata «Orca commercial diving» finanziata con fondi regionali, con l’assistenza della Capitaneria di Porto di Gaeta. Un ritrovamento quasi casuale, considerando che la barca, arrivata nel porto commerciale di Gaeta ieri sera alle 22.30, aveva già subito a quell’ora una prima ispezione che aveva dato esito negativo. Poi, questa mattina alle 10, in presenza di Giovanni Di Russo, perito di fiducia del pm Marina Marra titolare dell’indagine sull’affondamento della Procura di Cassino, e del perito di parte Sebastiano Molaro, era stata effettuata la seconda e definitiva ispezione da parte dei militari che pure aveva dato esito negativo.  «Nel corso di questa mattina il personale della Guardia Costiera di Gaeta  - la comunicazione ufficiale della Capitaneria alle 12. 00 - ha provveduto ad effettuare un’accurata ispezione al motopeschereccio Rosinella, con il mirato scopo di accertare l’eventuale presenza del corpo del comandante Giulio Oliviero, ancora disperso. Le operazioni di controllo condotte dai militari hanno dato esito negativo. Le attività d’indagine proseguiranno per accertare la dinamica e le cause dell’affondamento del Rosinella».

Dolore e delusione per Rosa Imperato, la moglie del comandante, di Elisa la sorella di Oliviero, dei parenti presenti e anche dell’avvocato della famiglia, Vincenzo Propenso, il quale alle 16.30 ha dichiarato: «La barca è intatta ma pende da un lato per il peso delle reti e degli oggetti ammassati - ha detto - ora sarà svuotata, imbracata e portata al cantiere di Castellammare per ulteriori perizie». Tuttavia, probabilmente l’ispezione non è stata troppo “accurata”, come hanno fatto sapere dalla Capitaneria, se alle 18.00, mentre la ditta privata provvedeva a svuotare il motopesca, per renderlo più leggero per il trasporto, si è intravista una tuta blu tra le reti ammassate sotto la cucina. Era proprio il corpo del capitano Oliviero. «Avevo perso le speranze -il commento a caldo di Rosa Imperato, tra le lacrime - ora penso solo a fare i funerali a mio marito». Ora cambia tutto: il peschereccio non andrà più a Castellammare ma resta a Gaeta e sarà posto sotto sequestro. Sul posto è in arrivo il medico legale per la vsita al cadavere che dopo sarà portato all'obitorio di Formia e si attenderà la predisposizione dell'autopsia. Il ritrovamento del corpo in quel punto potrebbe fornire nuovi indizi sulla dinamica dell’affondamento. 

Vicini alla famiglia anche i politici che hanno permesso il raggiungimento dei fondi regionali per il recupero del peschereccio, come l'onorevole Luisa Bossa e il consigliere regionale Antonio Marciano. "Ho appena saputo - ha detto Antonio Marciano - che è stato ritrovato il corpo del comandante Giulio Oliviero. E' una notizia bella e triste allo stesso tempo. Dopo mesi i familiari del Capitano Oliviero potranno riportare ad Ercolano la salma del proprio caro. Alla signora Elisa, alla moglie e ai figli di Giulio l'abbraccio più caloroso e dolce possibile. Riposi in pace".
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 19 Ottobre 2016, 22:56