Delitto Noventa, Giallo del Dna sul luogo
del delitto: "Quel sangue non è di Isabella"
di Marco Aldighieri
La tabaccaia di Camponogara, Manuela Cacco, intanto, dal carcere della Giudecca di Venezia, avrebbe rilasciato una piena confessione agli inquirenti dichiarando come i due fratelli Sorgato le hanno raccontato: è stata Debora ad aver preso a martellate la segretaria di Albignasego all’interno della cucina di Freddy. E a seguito del racconto della 53enne veneziana la Scientifica il 29 febbraio è tornata nella villa di via Sabbioni 11 a Noventa. Qui, oltre alla traccia ematica, nella cucina avrebbero trovato anche campioni biologici di un uomo. Ma chi?
E poi la stessa polizia Scientifica ha analizzato la vettura di Debora Sorgato, utilizzata la sera del 15 gennaio per mettere in atto la messinscena. E in quell’auto, una Vw Golf, gli investigatori avrebbero trovato tracce di Dna riconducibili a un maschio. Nulla invece sembrerebbe da associare a Isabella Noventa. Insomma, il delitto della segretaria di Albignasego è ancora pieno di punti oscuri. L’unica certezza, al momento, l’ha data Freddy Sorgato quando davanti al Gip Cristina Cavaggion si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma ha rilasciato una dichiarazione spontanea ammettendo di avere soffocato Isabella durante un gioco erotico. Una tesi a cui gli inquirenti non hanno mai creduto.
Ultimo aggiornamento: Domenica 27 Marzo 2016, 10:46
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