Morto dj Fabo. Cappato: "Ha scelto di andarsene rispettando le regole, andrò ad autodenunciarmi" -Guarda

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ROMA - «Fabo è morto alle 11,40, ha scelto di andarsene rispettando le regole, di un paese che non è il suo»: lo scrive Marco Cappato sul suo profilo Facebook.




E ancora: «Se i malati terminali potessero paralizzare l'Italia per settimane la legge sul biotestamento sarebbe stata approvata 20 anni fa #taxi».

CON LUI LA MAMMA, LA FIDANZATA E ALCUNI AMICI La mamma, la fidanzata e alcuni amici sono nella clinica dove è morto Dj Fabo, il ragazzo paralizzato e cieco che ha ottenuto questa mattina la 'dolce morte'.

I suoi cari, si è appreso, lo hanno raggiunto dove era arrivato accompagnato da Marco Cappato dell'associazione Luca Coscioni, che ha dato la notizia della morte.


ASSOCIAZIONE LUCA COSCIONI: "FABO È LIBERO, POLITICA HA PERSO" «Fabo è libero, la politica ha perso». Lo affermano Marco Cappato e Filomena Gallo della Associazione Luca Coscioni, a poche ore dalla morte in Svizzera dell'uomo.

«L'esilio della morte è una condanna incivile - affermano -. Compito dello Stato è assistere i cittadini, non costringerli a rifugiarsi in soluzioni illegali per affrontare una disperazione data dall'impossibilità di decidere della propria vita morte. Chiediamo che il Parlamento affronti la questione del fine vita per ridurre le conseguenze devastanti che questo vuoto normativo ha sulla pelle della gente».


"OBBLIGATO AD EMIGRARE" «Lo Stato obbliga a emigrare» per poterci «liberare da una tortura insopportabile e infinita». Così Fabiano Antoniani, noto come DJ Fabo, cieco e tetraplegico in seguito ad un incidente d'auto tre anni fa, nell'ultimo appello fatto due giorni fa, prima del suo ultimo viaggio in Svizzera per «poter morire», dov'è stato accompagnato da Marco Cappato dell'Associazione Luca Coscioni.
Non è la prima volta che l'Associazione Coscioni interviene, e Antoniani è il sesto di cui si ha notizia.


DJ FABO MORTO NELLA CLINICA DIGNITAS DI FORCK È nella clinica Dignitas di Forck, ad una decina di chilometri da Zurigo, che Dj Fabo è stato accolto per morire. «Benvenuti da DIGNITAS - Vivere degnamente - Morire degnamente. La nostra associazione di pubblica utilità si impegna per l'autodeterminazione, la libertà di scelta e la dignità fino alla fine», si legge nel sito della struttura. Fra le altre informazioni compare anche il video appello del giovane rivolto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per ottenere il diritto a morire in Italia. «Il nostro concetto di consulenza sull'assistenza palliativa, la prevenzione del suicidio, le direttive del paziente e l'accompagnamento alla morte volontaria gettano le basi decisionali per organizzare la vita fino alla sua conclusione. Dal 1998 - spiega l'associazione - operiamo per la realizzazione dell»ultimo diritto umanò«. Sul sito compaiono anche le associazioni affiliate alla struttura: Exit Italia, Libera Uscita e Associazione Luca Coscioni.

AUTODENUNCIA - «Al mio rientro in Italia, nella giornata di domani, andrò ad autodenunciarmi, dando conto dei miei atti e assumendomene tutte le responsabilità». Lo ha detto Marco Cappato all'ANSA. Il reato che si configurerebbe sarebbe quello di 'aiuto al suicidiò, ha detto. Cappato, dell'Associazione Luca Coscioni, ha accompagnato Dj Fabo in Svizzera per ottenere il suicidio assistito in una clinica specializzata.




Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Febbraio 2017, 17:05
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