Magliana, terrore all'asilo. Pregiudicato lascia le figlie e gli sparano da uno scooter. Deceduto in serata

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di Costanza Ignazzi e Marco Risi
Agguato alla Magliana. Un sicario ha aspettato che un padre lasciasse le figlie piccole all'asilo nido  Mais e Girasole per seguirlo, affiancarlo e sparargli più colpi di pistola. La vittima è Andrea Gioacchini, 34 anni, pregiudicato che, dopo essere stato ricoverato in condizioni disperate ed è morto in serata. L’uomo era rimasto gravemente da due proiettili calibro 7.65 che lo avevano colpito alla testa e ad una spalla.
Insieme a lui è stata ferita di striscio la compagna, una donna romena, che in tarda mattina è stata dimessa dall'ospedale.
 
 
 

Si riaffaccia, quindi, il crimine che conta a Roma. Un sicario, stile film, con giubbotto e casco nero, ha sparato ad Andrea Gioacchini davanti all’asilo nido Mais e Girasole in via Castiglion Fibocchi. L’uomo era salito a bordo della sua Yaris. Non ha fatto in tempo a partire. Il sicario gli si è affiancato su uno scooter ed ha fatto fuoco. Una scena che ricorda i ”bravi ragazzi” della Magliana. Del caso si stanno occupando gli agenti della squadra mobile. E’ stato fermato un uomo ma che per ora risulta essere estraneo al tentato omicidio. Andrea Gioacchini avrebbe anni di crimine alle spalle. Risulta avere precedenti penali per armi, spaccio di droga, usura, estorsione, lesioni personali. Attualmente era sorvegliato speciale preso il commissariato di zona.

La persona ferita, quattro anni fa, finisce in una maxi inchiesta dei carabinieri. Una storia degna di un film di ”gangsters”. Lui ed altri sono accusati di avere sequestrato un imprenditore all’Eur. L’uomo viene portato in un appartamento e sottoposto a percosse e sevizie affinchè dia alla banda dei soldi a tasso d’usura. La vicenda fece scalpore perchè fu arrestata, e con un ruolo apicale nella banda, Tamara Pisnoli  l’ex moglie del calciatore De Rossi. Andrea Gioacchini era anche finito in un’inchiesta della squadra mobile agli inizi del duemila. Chi può avergli sparato per ucciderlo e perchè? Sono le risposte che stanno cercando gli inquirenti. «Non è facile - dice un investigatore -. Uno così potrebbe avere avuto tanti nemici». Restano le modalità dell’agguato: feroci, spavalde, calibrate. Un passo indietro: un tentato omicidio che riporta alle gesta dei "bravi ragazzi" della Magliana.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 10 Gennaio 2019, 20:03
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