Nereo, clochard travolto e ucciso da un pirata. Un quartiere in lutto: «Ora non lasciate sola la sua Lilla»

Nereo, clochard travolto e ucciso da un pirata. Un quartiere in lutto: «Ora non lasciate sola la sua Lilla»

di Enrico Chillè
Una notizia terribile, che ha sconvolto un intero quartiere di Roma e non solo. Si chiamava Nereo Gino Murari ed era di origine veneta, il clochard travolto e ucciso da un'auto guidata da un pirata della strada, all'alba di oggi, a Corso d'Italia. Nel quartiere Ludovisi tutti conoscevano quell'anziano senzatetto, che passava le giornate leggendo libri e giornali in compagnia dell'inseparabile cagnetta Lilla, che è rimasta illesa dopo l'incidente e ha continuato a vegliare il cadavere del suo padrone.

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Da quando tutti hanno scoperto che era lui l'uomo travolto e ucciso da qualcuno che poi ha proseguito la sua folle corsa, uomini e donne di ogni età hanno deciso di omaggiare il 'clochard gentile', come tutti amavano chiamarlo. Da oltre dieci anni, Nereo viveva come poteva tra via Po e via Campania, in compagnia di Lilla. Educato, mite e rispettoso, molti ricordano l'uomo anche e soprattutto per la passione per la lettura: non importava l'ora del giorno, Nereo 'divorava' libri, quotidiani e riviste ed era gentile con tutti.

«Era gentile, educato, dignitoso. Qui nel quartiere lo conoscevamo tutti e gli volevamo bene» - spiegano i residenti che hanno voluto ricordare Nereo - «Mancherà a tutti, era una persona stupenda. Un dolore straziante per tutti, anche quando pensiamo alla sua cagnetta rimasta senza padrone».
 
 


Un viavai che è durato un intero pomeriggio, quello degli abitanti del quartiere (e non solo) che si sono recati a portare foto, fiori, candele e messaggi per ricordare lo sfortunato clochard. Intanto, la polizia è sulle tracce del pirata che lo ha investito senza fermarsi e c'è stata una vera e propria gara di solidarietà per l'adozione di Lilla: la cagnetta, rimasta fino alla fine accanto al corpo del padrone, è stata adottata da una residente.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 7 Gennaio 2019, 22:41
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