Roma, si spacciava per un rampollo della dinastia Riva: raggirate decine di donne nella chat d'incontri: bloccato dalla polizia

Si spacciava per un rampollo della dinastia Riva: raggirate decine di donne nella chat d'incontri

di Marco De Risi
Ha truffato decine di donne romane sulle chat d’incontri. Ha raggirato vittime su vittime dal cuore infranto facendole credere che lui era figlio di un magnate della finanza. Nell’escogitare trabocchetti e colpi di scena gli ha dato una mano anche l’anagrafe: infatti una parte del suo cognome è Riva. Proprio come quello del famoso industriale delle acciaierie. E, lui, di bella presenza, senza una lira, ha fatto leva su quel cognome roboante per ammaliare e truffare.

Sono stati gli agenti del commissariato Vescovio a rintracciare il truffatore, ricercato dalle forze dell’ordine di tutta Roma. Ma una volta identificato è stato denunciato a piede libero così come prevede la legge. Gli investigatori che conoscono le sue diavolerie sono convinti che il finto rampollo di Riva torni a colpire. L’uomo ha un solo abito di lusso che sfoggia negli incontri. Si è iscritto a una chat molto nota mettendo dei fotomontaggi adeguati al cognome che spaccia: lui ritratto sopra una barca di oltre dieci metri, lui che sorride vicino a un cavallo da corsa, il finto rampollo che gioca a golf. Così si è preparato il terreno per colpire.

Accadeva che una donna, attirata in chat dal suo bell’aspetto e dalle foto così piene di lusso, accettasse l’incontro. Lui si presentava, col vestito buono, diceva di essere il figlio di Riva e prenotava in un ristorante di lusso. Ordinazioni da due, trecento euro e intanto mentre mangiava affabulava. Il bello (o il brutto) veniva al momento del conto. ”Guarda scusami tanto, non so come farmi perdonare - diceva l’impostore alla donna dal cuore infranto - ho dimenticato tutto a casa. Non ho nulla con me. Sono desolato”.

La vittima di turno, convinta che si trovasse davanti a un magnate della Finanza, pagava lei il conto e gli dava anche dei soldi. Lui prometteva di fargli un bonifico. Un bonifico che puntualmente si rivelava falso. Ma è anche capitato che qualche donna, forse un po' troppo crocerossina, sia uscita anche una seconda volta convinta che non si trattasse di un raggiro ma di un contrattempo: si sono dovute ricredere prestissimo. Non solo, il trentasettenne, era diventato l’incubo dei B&B di Roma Nord. Prendeva una camera e poi puntualmente non pagava. I titolari delle pensioni e dei B&B si erano passati la voce di stare attenti a un certo Riva perchè non pagava. La polizia l’ha fermato proprio in una di queste strutture. Poi è stato portato in commissariato dove è stato denunciato ma rilasciato a piede libero. 

 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 9 Novembre 2018, 21:17
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