Ristorante romano offende coppia gay con scontrino choc: «No pecorino, sì fr****». Cameriere licenziato

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Roma - Episodio di omofobia per un ragazzo romano gay di 21 anni che, insieme al suo fidanzato, giovedì sera era andato «alla Locanda Rigatoni, in via Domenico Fontana», vicino Piazza San Giovanni, per cena. La coppia voleva passare una serata tranquilla, ordinando dei primi e chiedendo di sostituire del pecorino con del parmigiano. Alla fine della cena, quando è arrivato lo scontrino, hanno trovato scritto sullo scontrino: «Pecorino No. Fr... Sì». È quanto si legge in una nota del Gay Center..

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«I ragazzi - prosegue la nota - hanno fatto notare al cameriere che tale scritta non era divertente, ma il cameriere ridendo ha detto loro che si sarebbe trattato di un errore del computer, continuandoli a prendere in giro. Dopo che il ragazzo aveva fatto notare la natura offensiva del gesto, è intervenuta la proprietaria, ribadendo che era stato un problema del computer, cercando di minimizzare. Solo dopo 30 minuti di discussione la proprietaria, senza mai chiedere scusa, ha detto che non avrebbe fatto pagare il conto ai ragazzi. Come se non bastasse il cameriere è tornato lamentandosi con i ragazzi, colpevoli di avergli fatto fare brutta figura con gli altri clienti».

La locanda: cameriere licenziato «Giovedì 19 luglio è accaduto un fatto grave. Nel nostro locale, un cameriere ha compiuto un atto inqualificabile nei confronti di due clienti, stampando sulla comanda un insulto omofobo, da cui tutta la direzione e il personale della
Locanda Rigatonì prende le più decise e convinte distanze».

Lo scrive in una nota la direzione della Locanda Rigatoni. «Ci teniamo a precisare che - prosegue la nota - ferma restando la gravità dei fatti, la direttrice del locale ha immediatamente condannato l'atto del cameriere e si è scusata con i clienti, inorridita dal fatto incriminato come e, se possibile, più di loro. Coerentemente con tale comportamento, comunichiamo che il cameriere è stato licenziato in tronco, non rappresentando in alcun modo la filosofia e lo stile della Locanda Rigatoni.

Ovviamente il cameriere responsabile di questa spiacevole vicenda ne risponderà in prima persona. La proprietà, lo staff del locale e la direttrice da sempre considerano la Locanda Rigatoni la casa di tutti. Siamo da tempo impegnati in programmi per l'integrazione di rifugiati nel nostro locale e chiediamo ufficialmente alla comunità Lgbt di costruire insieme un percorso per riaffermare i valori di tolleranza, rispetto e apertura, che sono da sempre gli elementi fondanti del nostro modo di fare ristorazione».

Campidoglio: gravissimo. «Gravissimo l'episodio di omofobia denunciato da Gay Center, che ha raccolto la testimonianza di due clienti di un ristorante in zona San Giovanni.
Condanniamo apertamente ogni forma di discriminazione e scherno lesive di dignità e libertà personali». Lo dichiarano in una nota congiunta Carlo Cafarotti, assessore allo Sviluppo Economico, Turismo e Lavoro di Roma Capitale e Flavia Marzano, assessore alla Roma Semplice. «Quanto al contesto in cui si sono consumate le offese, ricordiamo che Roma è, e rimarrà, Capitale dell'inclusione e dell'accoglienza, tanto da aver istituito proprio per i professionisti che lavorano con il pubblico - ristoratori, albergatori, tassisti - corsi formativi incentrati sul 'galateo dell'accoglienzà. Saranno avviate in ogni caso le opportune verifiche, anche a seguito dell'eventuale denuncia. Esprimiamo solidarietà ai due ragazzi vittime dell'ignoranza. Episodi simili offendono tutta la città», concludono.

Ultimo aggiornamento: Domenica 22 Luglio 2018, 13:14
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