Roma inaugura un monumento alle vittime LGBT dell'olocausto

Roma inaugura un monumento alle vittime LGBT dell'olocausto

di Valeria Arnaldi
ROMA  - «Quest'opera è nel mio cuore, rappresenta un mondo che ha sofferto e che sento particolarmente vicino. Vedere una scultura a Roma per ricordare finalmente le tante persone che sono state uccise solo per la loro identità significa sottolineare anche il ruolo di Roma eterna, emblema dell'apertura nei confronti dell'umanità».
Così la pittrice e scultrice Valeria Catania illustra "SVELAT...@...MENTE" l’opera che a Roma, in piazza Cinecittà, nel VII municipio, ricorderà le vittime dell’olocausto. Una grande installazione permanente, alta tre metri e mezzo, composta da tre forme svettanti, ognuna delle quali culmina con un triangolo e un profilo, elemento chiave nella poetica dell'artista, da sempre caratterizzata da tematiche di interesse sociale. 
«Con i profili - spiega - ho voluto ricordare tutte quelle persone che sono state cancellate dalla violenza, esseri umani che non hanno potuto conoscere il futuro e che abbiamo il dovere di ricordare, perché non si ripeta mai più l'olocausto. Il compito dell'arte è quello di lottare per conquistare con la creatività le anime di chi ha nelle proprie mani il destino del mondo, sottolineando che solo la civiltà e il rispetto reciproco salveranno questo pianeta».
La scultura sarà svelata nelle prossime settimane. 
« Durante l’olocausto non sono stati perseguitati solo gli ebrei – ricorda Monica Lozzi, presidente Municipio VII – loro sono le vittime più note, ma stessa sorte è stata riservata a LGBT, Rom, Sinti e Caminanti, anche loro meritano di essere ricordati».
Da qui l’iniziativa di realizzare un’opera dedicata. Obiettivo, offrire nuovi stimoli a memoria e riflessione.
La scultura, sottolinea Lozzi, «potrà divenire anche meta per le scolaresche e aiuterà tutti a non dimenticare».  
«Sono entusiasta - conclude Valeria Catania - di poter dare attraverso l'arte il mio contributo per attribuire una degna identità alle vittime dell’olocausto e una degna memoria alla comunità LGBT». 
Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Gennaio 2018, 16:21
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