Al via piano regionale di vaccinazioni. Zingaretti alla Asl: "Fate sempre il vaccino"

Al via piano regionale di vaccinazioni. Zingaretti alla Asl: "Fate sempre il vaccino"

di Flavia Scicchitano
Tra sbalzi di temperature e l’inverno alle porte l’influenza non si fa attendere. E la campagna per rimanere protetti ha già preso il via.
«La campagna contro l’influenza è iniziata promuovendola su tutti i mass media, stiamo andando nei centri anziani - afferma il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti - L’appello che facciamo è: il vaccino va fatto sempre, e quest’anno di più. I dati che abbiamo sull’influenza parlano del rischio di un ceppo molto aggressivo anche quest’anno. Vaccinarsi spesso salva la vita». Il governatore ricorda l’avvio della campagna antinfluenzale della Regione Lazio, avviata il 16 ottobre scorso, esortando i cittadini alla prevenzione: «Tutti i medici di medicina generale e le strutture sono operative - ha aggiunto - tutti hanno ricevuto i vaccini, quindi anche quest’anno l’appello è: andiamo tutti, soprattutto i più piccoli e i più anziani. Questo vuol dire non fare le solite file ai pronti soccorso intasati nei momenti di picco, ma soprattutto in molti casi salvarsi la vita».
L’investimento sulla campagna di vaccinazione antinfluenza è di 12 milioni di euro e mette a disposizione oltre un milione di dosi di offerte gratuitamente attraverso una task force di 5 mila medici tra medici di medicina generale, pediatri e servizi vaccinali delle Asl. I dati relativi alla campagna 2016-17 rivelavano che, seppure in presenza di un significativo miglioramento dei risultati raggiunti, i cittadini anziani vaccinati (principale categoria bersaglio dell’intervento) erano stati 648 mila, solo il 51% del totale. 
Obiettivo della Regione è quindi migliorare il dato di copertura sugli over 65 (che nel Lazio rappresenta circa il 21% del totale) e su tutte le altre categorie bersaglio. 
Il vaccino è offerto gratuitamente anche a: tutte le persone di età compresa tra i 6 mesi a 65 anni affette da specifiche patologie croniche; bambini e adolescenti a rischio di sindrome di Reye; donne che si trovano al secondo e terzo trimestre di gravidanza; familiari e persone che si trovano in contatto con soggetti ad alto rischio; medici e personale sanitario; personale che lavora a contatto con animali; forze dell’ordine, VV.FF. e Protezione Civile.
Ultimo aggiornamento: Domenica 12 Novembre 2017, 19:17
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