Hokusai, il maestro del segno

Hokusai, il maestro del segno

di Valeria Arnaldi
«Tra quel che ho raffigurato in questi settant'anni non c'è nulla degno di considerazione. A settantatre ho un po' intuito l'essenza della struttura di animali ed uccelli, insetti e pesci, della vita di erbe e piante e perciò a ottantasei progredirò oltre». Scriveva così Katsushika Hokusai, guardando al proprio passato ma soprattutto al futuro, quando «anche solo un punto o una linea saranno dotati di vita propria». A poesia e suggestioni del suo lavoro è dedicata la grande mostra “Hokusai. Sulle orme del Maestro”, ospitata fino al 14 gennaio al museo dell’Ara Pacis. Tra silografie policrome e dipinti su rotolo, sono oltre duecento le opere esposte, in due rotazioni per motivi conservativi legati alla fragilità dei materiali. Obiettivo, illustrare la ricca produzione di Hokusai, appunto, pure in relazione con quella di altri artisti che hanno seguito il suo esempio, a partire da Eisen, di cui per la prima volta in Italia viene presentata la figura di cortigiana che Van Gogh dipinse nel ritratto di Tanguy. Studioso di architetture, paesaggi, costumi e grande sperimentatore, Hokusai raffigura imponenti scene naturali, come la celebre “La Grande Onda di Kanagawa”, ma guarda anche a riti e abitudini del tempo, tra città e campagna, lavoro e svago, fino ad approdare alla bellezza femminile. Articolato in cinque sezioni, l’iter espositivo racconta numerose fonti di ispirazione, pure legate alla fortuna di determinati soggetti sul mercato, da “Meisho: mete da non perdere” alle bellezze alla moda, dal buon augurio alla natura, fino a manga e manuali per imparare. Ecco allora boschi di bambù, il monte Fuji osservato in diverse ore del giorno e in più condizioni atmosferiche, i campi con contadini al lavoro, rappresentati da Hokusai, le immagini “pericolose”, ossia scene amorose, di Eisen, fino ad arrivare ai dipinti su rotolo di alcuni allievi di Hokusai. Un viaggio alla ricerca della “vita propria” del segno.


“Hokusai. Sulle orme del Maestro”, ospitata fino al 14 gennaio al museo dell’Ara Pacis, in lungotevere in Augusta. Aperta tutti i giorni, 9-19. Biglietto mostra: 11 euro, ridotto 9. Info: 060608
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 11 Ottobre 2017, 23:40
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