Polmonite a Brescia, Gallera: «Non si può escludere legionella. Indagini sull'aria»

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Sui casi di polmonite registrati nel bresciano, «stiamo facendo tutto ciò che si può fare. Sia con l'investigazione sui campionamenti fatti per capire se il vettore sia l'acqua, sia interrogando i pazienti per capire se c'è un elemento che li accomuna e individuare la sorgente, ma lavoriamo anche in altre direzioni. Non vogliamo lasciare nulla al caso».

Lo ha detto l'assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, a margine della presentazione del progetto del nuovo edificio del San Raffaele. A chi gli ha chiesto se si stiano valutando anche controlli nell'aria, l'assessore ha risposto: «Si, anche sull'aria stiamo iniziando a pensare di fare qualcosa». «Stiamo lavorando in tutte le direzioni in sintonia con maggiori esperti e con l'Istituto Superiore di Sanità - ha poi aggiunto Gallera - Vogliamo dare un messaggio di rassicurazione alla popolazione.
Contiamo nell'arco di poco tempo di riuscire a dare messaggi definitivi». Al momento l'ipotesi che la legionella sia la causa del contagio «non si può dire esclusa, né che questo batterio sia per certo il fattore scatenante». Per quanto riguarda il numero dei contagiati l'assessore ha confermato che sono fermi a 138 casi di accesso al Pronto Soccorso, di cui 124 ricoverati.

Ultimo aggiornamento: Lunedì 10 Settembre 2018, 14:54
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